Green pass, scatta l’obbligo: ecco dove e quando serve
Ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie
Il Green pass sarà obbligatorio in zona bianca per sedersi all’interno di ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie, ma non sarà necessario per consumare all’aperto o al banco. In zona gialla le attività di ristorazione chiuderanno al pubblico alle 18, mentre in zona arancione e rossa saranno aperti solo per il take away.
Negli hotel non sarà obbligatorio per la ristorazione rivolta a clienti
Negli hotel il Green pass sarà richiesto per le attività di ristorazione e bar rivolte all’esterno. Non c’è obbligo invece per i clienti interni alla struttura.
Musei, biblioteche, gallerie e spettacoli
Il Green pass sarà obbligatorio da domani per tutti gli eventi culturali, compresi convegni e congressi, centri culturali, musei, mostre, sagre e sale gioco ma anche spettacoli all’aperto come cinema in piazza e concerti, i cui posti devono essere obbligatoriamente a sedere e assegnati in precedenza per rispettare le distanze di sicurezza.
Palestre, piscine, centri benessere, stadi e palazzetti
La certificazione verde sarà obbligatoria per accedere a tutte le piscine, palestre e centri benessere, così come per entrare in stadi e palazzetti dello sport, la cui capienza sarà comunque ridotta.
Dal primo settembre obbligo anche su aerei e treni a lunga percorrenza
Dal primo di settembre il green pass sarà obbligatorio per aerei e treni a lunga percorrenza. Il trasporto pubblico locale e i traghetti intraregionali saranno esentati.
Multe fino a 400 euro ai cittadini e sanzioni amministrative agli esercenti
I cittadini che verranno sorpresi senza Green pass all’interno di locali in cui è richiesto rischiano la multa fino a 400 euro, mentre per gli esercenti che li hanno accolti, alla terza violazione scatta una sanzione amministrativa accessoria della chiusura da uno a dieci giorni.
Chi può avere l’esenzione
“Reazioni allergiche gravi dopo la prima dose o per componenti del vaccino, alle donne in gravidanza alle quali i medici abbiano consigliato di rimandare, a chi ha contratto la sindrome di Guillain Barrè a seguito di una prima somministrazione, o nei casi di miocarditi/pericarditi. Sono queste alcune delle eccezioni che consentono la certificazione di esenzione dal vaccino anti-Covid-19 e di conseguenza dal Green pass”. È quanto si legge in una circolare del ministero della Salute, firmata dal direttore generale Gianni Rezza, e pubblicata sul sito del ministero.
Green pass per gli italiani residenti all’estero
“I cittadini italiani anche residenti all’estero e loro familiari conviventi, indipendentemente dal fatto che siano iscritti al servizio sanitario nazionale o all’assistenza sanitaria al personale navigante, nonché tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al servizio sanitario nazionale, che sono stati vaccinati all’estero contro il Sars-CoV-2 o che sono guariti all’estero da Covid-19 potranno richiedere, se si trovano già sul territorio italiano, il rilascio delle certificazioni verdi Covid-19 per vaccinazione o per guarigione recandosi nelle aziende sanitarie locali di competenza territoriale, secondo modalità stabilite dalle Regioni e Province Autonome”. È quanto si legge nella circolare del ministero della Salute, relativa al rilascio del Green pass ai cittadini italiani vaccinati o guariti all’estero.
Per l’emissione della Certificazione verde Covi-19 sono validi al momento esclusivamente i vaccini approvati dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa): Comirnaty (PfizerBioNtech), Spikevax (Moderna), Vaxzevria (AstraZeneca) e Covid-19 Vaccine Janssen (Janssen-Johnson & Johnson). Per maggiori informazioni cliccare qui. (DIRE)