Help Center, previste 6 nuove aperture nelle stazioni
La presentazione del Rapporto Onds 2013 a Roma |
ROMA - “Nei prossimi mesi apriranno nuovi Help Center nelle stazioni di Reggio Calabria, Pisa, Livorno, Prato, Pistoia, Trieste, mentre saranno potenziati quelli di Bari e Bologna”. Lo ha annunciato Fabrizio Torella, responsabile dell’Ufficio Relazioni Esterne delle Ferrovie dello Stato, nel corso della presentazione del Rapporto 2013 di Onds (Osservatorio Nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni).
Fabrizio Torella |
Torella ha spiegato che occuparsi dei senza dimora delle stazioni italiane - mettendo a disposizione delle associazioni locali in comodato d’uso gratuito – rientra non solo nella politica di responsabilità sociale d’impresa di Fs, ma anche nell’attività economica della società. Torella ha ricordato come i 400 operatori degli Help Center non sono pagati da Fs, che si impegna a dare propri locali in comodato d'uso gratuito alle associazioni. Per la scelta solidale di mettere a disposizione i propri spazi, per i senza fissa dimora invece che impedir loro l’accesso, la società italiana è modello in Europa. Sono ad oggi 12 le società ferroviarie europee che hanno scelto di seguire questo l’esempio aderendo alla carta europea della solidarietà ed entrando “Rete europea della solidarietà” presieduta da Fs.
Grazie a finanziamenti di Enel Cuore per le ristrutturazioni e l’arredamento Ikea gli spazi sono stati sistemati a favore delle associazioni che vi svolgono l’attività di accoglienza. Per il futuro, oltre al rafforzamento della rete degli Help Center, Torella ha affermato l’intenzione di portare il discorso della Responsabilità Sociale d’Impresa all’Expo 2015”.
Alessandro Radicchi |
“Non è facile ma sarebbe bello rendere le stazioni aree no-slot”. L’appello è stato pronunciato da Alessandro Radicchi, direttore di Onds. Radicchi, illustrando i dati dello studio, ha evidenziato come l’utente degli Help Center maggiormente in crescita oggi, è l’italiano di 50-60 anni, indebitato e con problemi di salute, ovvero una persona che spesso è caduta in miseria proprio a causa del gioco d’azzardo. Questo profilo risulta in aumento rispetto all’altro profilo-tipo di utente di Help Center: l’immigrato di 18-29 anni, che vive in stazione. Il tema delle sale slot è stato affrontato anche da Monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma: “Si tratta di un problema da affrontare con urgenza”, ha affermato nel suo intervento, in cui ha parlato della caduta in miseria di diverse famiglie italiane, proprio a causa della diffusione del gioco d’azzardo. “Non dobbiamo dimenticare che vicino a Piazza Re di Roma, c’è una sala slot con 90 postazioni”, ha ricordato. Radicchi ha ricordato come il Rapporto Onds, mettendo in linea i dati ricevuti in tempo reale, grazie al sistema infomatico Anthology, permette di offrire un panorama aggiornato del problema dei senza dimora in Italia.
“Abbiamo diviso i 215 mila interventi di assistenza offerti dagli Help Center nel 2012 in azioni sociali come colloqui tra operatore e utente (117 mila) e servizi bassa soglia come l’erogazione di docce, pasti o lavatrici fatte”. “Delle 25 mila persone diverse assistite, quasi la metà sono nuove persone”, ha ricordato. “Ogni anno vengono 12 mila persone in più”. “Gli altri hanno continuato il percorso migratorio o sono nei centri di accoglienza”. (Ludovica Jona)