19 febbraio 2014 ore: 14:22
Disabilità

Hotel 6 Stelle, buona la prima: piace lo stage dei ragazzi down in Tv

Parte col piede giusto la docu-fiction sullo stage formativo di sei ragazzi con sindrome di Down. Aldo Grasso: “Merita di essere seguito”. Su twitter: “Ben fatto, vale i soldi del canone”. E nella seconda puntata, con Massimiliano Rosolino, arrivano anche i “vip”
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I protagonisti della I edizione

ROMA – 560 mila spettatori, per uno share del 3,39%: nonostante la collocazione in tarda serata, la prima puntata di “Hotel 6 stelle” - la docu-fiction sull’inserimento lavorativo di sei ragazzi con sindrome di Down, andata in onda lunedì sera su Rai3 - ha avuto un notevole seguito. “Il 24 febbraio, obiettivo 750 mila”, rilancia l’Aipd, l’associazione a cui i produttori di Magnolia si sono rivolti per la realizzazione del programma. 

boxNotevole seguito e tanto successo, visto che il giudizio positivo è pressoché unanime: “Dal punto di vista televisivo – commenta oggi sul Corriere della Sera il critico televisivo Aldo Grasso – il prodotto è confezionato molto bene, con un’impaginazione elegante che concede poco alla facile emotività, ma in grado di coinvolgere i genitori in questo cammino formativo pieno di ostacoli. Che merita di essere seguito”. 

Anche la “diretta Twitter” restituisce un giudizio complessivo molto positivo: “Renzi, Letta, B e Napolitano: a dormire! Oggi c’è Hotel 6 stelle: sento il sangue scorrere nelle vene della vita”, commenta Filippo, con un tweet che entra tra i “preferiti” dello stesso direttore di rete, Andrea Vianello. “Quando si dice una cosa semplice come l'inclusione delle persone con disabilità”, suggerisce Alfredo Ferrante, dirigente del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. “Un format innovativo, che valorizza e porta all'attenzione di tutti capacità poco considerate!”, scrive Luigi, mentre Matteo ringrazia Rai3 per le “bellissime seconde serate che abbattono muri di ignoranza! Dopo il documentario sull'Alzheimer, stasera ci stupisce Hotel 6 stelle”. E il giornalista Antonello Piroso si rivolge direttamente a Vianello: “Ha deciso di farmi piangere come un vitello anche stasera. Ma ci riesce anche con altre scelte di palinsesto”. E se qualcuno suggerisce che “dovrebbero farlo in prima serata!”, in molti notano che la trasmissione è un esempio di “vero servizio pubblico”. Addirittura, secondo Luca, “vale tutto il canone Rai, soldi ben spesi”. Tra le parole che tornano più frequenti c’è “tenerezza”, “emozione”, “commozione”, “bellezza”, “semplicità”, perfino un “divino”, accanto ai vari appellativi riferiti ai diversi personaggi, che sembrano dividersi fin da subito le simpatie del pubblico: “Faccio già il tifo, ma aspetto la prossima puntata per pronunciarmi”, scrive Giuseppe. 

Intanto, mentre la prima puntata è disponibile online sul sito della Rai, lunedì 24 sarà trasmessa la seconda. Dopo aver fatto conoscenza dell’hotel, delle loro mansioni e dei tutor chiamati ad affiancarli, i sei ragazzi inizieranno a vivere la quotidianità del lavoro: e inevitabilmente, messi alla prova, arriveranno anche le prime difficoltà. “Sono troppo lenta”, confiderà Martina alla sua tutor di fronte alla necessità di tenere il ritmo nella pulizia delle camere (una media di 27 minuti per ogni stanza, secondo quanto ha già appreso nel corso della prima puntata). Nicolas, alla reception, farà i conti con la severità del suo tutor (“Sei entrato in camera senza bussare”), e anche Edoardo e Benedetta si troveranno a fare i conti con le esigenze dell’hotel. Ma la docu-fiction di Rai3 inizierà anche a seguire i ragazzi al di fuori del loro stage, con Emanuele che – svestiti i panni di cuoco – andrà in gioielleria per acquistare un anello da regalare alla sua ragazza. E c’è di più, perché arriverà anche il primo ospite “vip” della serie: a trovarsi davanti Massimiliano Rosolino, il celebre nuotatore italiano campione olimpico a Sydney 2000, sarà Livia, la piccola e minuta ventunenne chiamata a lavorare al bar e al servizio colazione. Un incontro per lei davvero emozionante. (cl/ska)

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