4 aprile 2016 ore: 18:06
Immigrazione

Hotspot di Taranto, Arci denuncia: “150 migranti del Marocco espulsi e finiti in strada”

L’associazione: “Da comune e prefettura nessun segnale, sono stati abbandonati a loro stessi. La cosa che più ci preoccupa è che i cittadini del Marocco ci hanno riferito di non essere stati informati sulla possibilità di richiedere asilo”
Profughi per strada. In attesa di accoglienza

TARANTO - “Fra venerdì e sabato sono stati messi fuori dall'hotspot di Taranto circa 150 cittadini stranieri provenienti dal Marocco. Non hanno fatto richiesta di asilo pertanto gli è stato notificato un decreto di espulsione. Una volta usciti la maggior parte di loro non sapeva dove andare, non aveva denaro, non poteva salire su un treno. Sono stati abbandonati a loro stessi e come spesso succede in questi casi è intervenuto il mondo dell'associazionismo, sia per capire cosa stesse succedendo sia per trovare una soluzione”. La denuncia dell’accaduto arriva dall’Arci, che sottolinea come “per tutto sabato dal comune e dalla prefettura, nonostante le telefonate, non si è fatto rintracciare nessuno”.

Continua l’associazione: “È importante ricordare che l'hotspot di Taranto è a gestione diretta pubblica in quanto il comune ha stipulato una convenzione con la prefettura, il direttore responsabile è il comandate dei VU e il comune percepisce 33 euro procapite al giorno. Il servizio di mediazione e interpretariato è stato ‘affidato’ ad alcuni cittadini stranieri ospitati in un centro di accoglienza gestito da una parrocchia, e pare che alcuni degli interpreti siano dei minori, personale quindi senza alcuna competenza e formazione specifica”.

Sabato sera, ricorda l’associazione, alcuni cittadini marocchini sono stati ospitati dal centro sociale Officine Tarantine e l’Arci, con le associazioni Babele e Welcome Taranto, si è data da fare per trovare coperte e cibo. “Domenica finalmente il comune ha dato segni di vita e ha rimesso in funzione una palestra della cui gestione si interessa la protezione civile. Pensiamo che nei prossimi giorni molti di questi ospiti riusciranno ad andare in altre città. Grazie ad Arci Taranto e all'onorevole Duranti, inoltre, si è potuto entrare nell'hospot insieme ad avvocati dell'Asgi. La cosa che più ci preoccupa è che i cittadini del Marocco ci hanno riferito di non essere stati informati sulla possibilità di richiedere asilo. Fra di loro ci sono persone provenienti dai territori sahrawi, donne sole, persone che fuggivano da situazioni di estrema pericolosità per la loro vita”.

Conclude l’Arci: “Nella convenzione sottoscritta dal comune di Taranto si fa esplicito obbligo di fornire il servizio di mediazione, interpretariato e di dare informazioni sulle possibilità di richiedere protezione. Ci pare molto preoccupante che ciò non sia avvenuto. Invitiamo quindi le istituzioni a provvedere affinché i servizi dati in queste strutture, luogo illegittimo in quanto non se ne conosce ancora la forma giuridica, siano garanzia di diritti perché non si verifichino più le situazioni di estremo disagio provocate da una messa per strada di decine di persone senza la benché minima forma di aiuto”.

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