I detenuti diventano attori, spettacolo teatrale nel carcere di Sollicciano
- FIRENZE - Giovedì 30 giugno e venerdì 1 luglio, presso il Teatro del Carcere di Sollicciano di Firenze la Compagnia di Sollicciano, con la regia di Elisa Taddei di Krill Teatro, presenta il suo ultimo lavoro in prima nazionale dal titolo ‘Dal carcere’. Il progetto ha il sostegno della Fondazione Carlo Marchi.
Il carcere raccontato con gli occhi di chi lo vive quotidianamente è il tema centrale di questo nuovo lavoro della Compagnia formata da attori detenuti del Carcere di Sollicciano, partendo da testi di attualità quali Cattivi di Maurizio Torchio e Abolire il carcere di Luigi Manconi.
Il desiderio è quello di sensibilizzare tutti noi su un mondo sconosciuto ai più, che spesso purtroppo si preferirebbe tenere sepolto come se non ci appartenesse. Rituali, codici, percorsi, parole, atmosfere, colori per descrivere un altro “essere”, un altro vivere; e sottesa una sola domanda: si diventa migliori?
Così la regista Elisa Taddei: “Negli ultimi anni il nostro lavoro teatrale si è confrontato con “questioni” che ogni volta ci sono apparse urgenti, attuali, che ci avrebbero legato al mondo “di fuori” per entrare con questo in comunicazione. In questa ricerca ci siamo affidati ad opere e testi di teatro per parlare del rapporto tra uomo e donna, genitori e figli, immigrazione, sete di potere. Mancava il carcere”.
Il progetto Teatro a Sollicciano, accolto dalla Direzione del Carcere di Firenze, nasce nell’ottobre del 2004 sotto la guida di Elisa Taddei. Nel 2004 viene approvato dal Coordinamento Teatro e Carcere, promosso dalla Regione Toscana, a cui aderiscono le principali realtà artistiche che operano nel settore teatro e carcere, presenti sul territorio regionale. Da allora, la compagnia di attori detenuti del carcere di Sollicciano ha prodotto ogni anno uno spettacolo nuovo.