I detenuti riparano le biciclette: nasce "Piedelibero"

boxFIRENZE – Si chiama ‘Piedelibero’ ed è il progetto della cooperativa Ulisse di Firenze, in collaborazione col Comune, in vista dei mondiali di ciclismo in Toscana. Il progetto mira al recupero delle centinaia di biciclette abbandonate attualmente presenti nella depositeria comunale. Invece che essere rottamate, le bici verranno rese nuove dal restyling effettuato dai detenuti delle carceri fiorentine (Sollicciano e istituto minorile Meucci), remunerati per il lavoro svolto. E “Piedelibero” è destinato a superare i confini delle officine di recupero delle biciclette, diventando il brand identificativo per tutti gli oggetti che in un prossimo futuro saranno prodotti all’interno delle strutture penitenziarie fiorentine. Ad iniziare dai gadget e dagli accessori legati alla bicicletta. In questo modo sarà possibile ampliare la produzione e quindi raddoppiare i posti di lavoro all’interno e all’esterno degli istituti di pena.

“Del tema delle carceri - ha sottolineato il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che ha comprato proprio oggi, al termine della conferenza stampa, una bicicletta da uomo blu con ruote rosse - si parla spesso quando ci sono eventi negativi: ma i problemi nazionali non si affrontano con provvedimenti ‘una tantum’ ma con operazioni e sfide culturali ed educative. Per questo siamo felici di promuovere questa iniziativa bellissima con la cooperativa Ulisse che da tanti anni lavora con i ragazzi del carcere e che ora vede la nascita di un brand di prodotti che verranno commercializzati. E’ un modo bello per dimostrare il volto etico e solidale di Firenze proprio nei giorni dei Mondiali di ciclismo”. (js)