I diritti (negati) delle donne nel mondo: l'infografica
Roma - Dati "impressionanti" che raccontano la condizione attuale della donna nel mondo: 3 donne su 10 hanno subito violenze fisiche almeno una volta nella vita, 22 milioni di ragazze sono sposate con un uomo adulto, 496 milioni di donne non sanno né leggere né scrivere. Li ha raccolti (e lanciati in occasione della Giornata della donna), ActionAid con l’infografica “Vita di donna: la strada verso l’empowerment”, un modo per raccontare "cosa significa essere donna oggi, quanti e quali diritti le sono negati nella società, nei paesi sviluppati come nel Sud del mondo". Ma anche per raccontare il proprio lavoro con le donne.
"Oggi più che mai è importante parlare della negazione dei diritti delle donne:il 35% di loro, nel mondo, ha subito violenze fisiche almeno una volta nella vita e molte di queste non interrompono le proprie relazioni violente perché non sono indipendenti economicamente", sottolinea l'organizzazione che ricorda come ad esempio le mutilazioni genitali riguardino ancora 200 milioni di bambine, ragazze e donne.
L'impegno di ActionAid nel mondo punta su l’empowerment femminile: la mission alla base del lavoro della Onlus è accompagnare le donne lungo un percorso di presa di consapevolezza di sé e controllo sulle proprie scelte in tutti gli ambiti, dal personale al professionale, per riabilitare il proprio ruolo nella sfera economica e sociale. "Una società incentrata sulla gender equality, su una più equa ripartizione del lavoro di cura tra uomini e donne e sull’ampliamento delle possibilità lavorative per le donne è possibile. - spiega - Per questo, progetti di microcredito, educazione e promozione dell’indipendenza economica femminile sono attività portate costantemente avanti da ActionAid, dall’Italia fino al Sud del Mondo. Ecco come.
Promuovendo il diritto allo studio, tramite l’organizzazione di corsi di formazione professionali per gli insegnanti, campagne di sensibilizzazione per bambini e genitori sull’importanza dell’istruzione, fornendo materiale scolastico e uniformi ai bambini nel Sud del Mondo.
Combattendo la povertà femminile ed incentivando la nascita di gruppi di discussione e alfabetizzazione; gruppi di risparmio e credito; corsi di formazione professionale; dialoghi con le istituzioni per il riconoscimento del diritto delle donne alla terra e promuovendo la costruzione di quartieri in cui le donne siano parte attiva e integrante della comunità.
- Lottando contro la violenza sulle donne, attraverso l’organizzazione di gruppi d’informazione e discussione per sottolineare la pericolosità della pratica delle MGF, dando supporto a donne che vogliono denunciare le violenze subite e prodigandosi per l’assicurazione di cure pre e post-parto, oltre che per la realizzazione di corsi di formazione professionale per ostetriche e operatori sanitari.