I piccoli calciatori rom e l’iscrizione al campionato: parte raccolta fondi
La squadra Asd Rom Lamezia col presidente Bevilacqua
LAMEZIA TERME (CZ) - Hanno il grande desiderio e la ferma volontà di iscriversi al campionato di calcio autunnale, ma non hanno i soldi per acquistare i tesserini e quindi per registrarsi alla federazione. Senza contare che il campionato andrebbe giocato con delle divise degne di questo nome, ma anche in questo caso il piatto piange. Le casse della società non hanno risorse a sufficienza. Ma i giovani calciatori dell’Asd Rom Lamezia, col presidente Massimo Bevilacqua, non demordono ed hanno deciso di attivare una campagna di crowdfunding chiedendo alla comunità locale “di sostenere il loro progetto, donando un po’ di tempo ed anche un piccolo contributo economico”.
Una partita di allenamento per l'Asd Rom Lamezia |
La raccolta fondi è stata avviata in collaborazione con la Comunità Progetto Sud e l’associazione Aniti – impresa sociale col lancio della campagna “I bambini della scuola calcio Rom Lamezia hanno talento e sanno che non dovranno necessariamente rinunciare al campionato”. Il presidente Bevilacqua tiene a sottolineare che “i ragazzi dell’Asd Rom Lamezia non hanno soltanto la passione per il calcio ma sono legati da grandi sentimenti di amicizia e rispetto. Fattori basilari che rendono il gioco non una competizione rivolta esclusivamente alla vittoria, ma alla comprensione del necessario rispetto delle regole, della non esclusione di nessun componente della squadra, nella riconoscenza di chi tra mille sacrifici conduce tutta la squadra”.
L’Associazione sportiva dilettantistica Rom Lamezia è nata nel 2012 proprio su iniziativa del presidente Bevilacqua che è cittadino lametino di etnia rom: un’infanzia e una prima adolescenza vissute nell’accampamento di Scordovillo, che è ancora uno dei più grandi del Sud e che continua a rappresentare un’emergenza sociale lunga oltre quarant’anni. Massimo Bevilacqua ha riscattato la sua esistenza, è uscito dalla “favela” e si è messo a lavorare riuscendo a farsi una famiglia. L’Asd Rom Lamezia è stata sostenuta nel 2012-2013 da “Una città senza mura. I giovani gagé e rom corresponsabili di una città futura”, il progetto finanziato dalla Fondazione con il Sud e gestito dalla Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme, in collaborazione con altre associazioni del territorio. Dopo la conclusione dell’iniziativa progettuale, tra l’Asd e gli altri partner, sono continuate collaborazioni e azioni di sostegno.
La squadra Asd Rom Lamezia col presidente Bevilacqua |
La sede della squadra è in via d’Ippolito a “Ciampa di cavallo”, un quartiere che viene considerato un po’ come la Scampia di Lamezia Terme, zona borderline a rischio criminalità. Un agglomerato urbano fatto di case popolari, su cui nessuno interviene da anni, abitate da famiglie rom, da stranieri e lametini tutti appartenenti alle classi più svantaggiate. Ciampa di cavallo è a poche decine di metri di distanza dall’ospedale cittadino e dalla sede del municipio ma è uno dei quartieri più ai margini della società lametina. - Tra tanti casermoni, simbolo dell’incuria e dell’abbandono, espressione di un degrado sociale su cui mai nessuno è intervenuto, Massimo Bevilacqua sta portando avanti il grande desiderio che aveva da bambino, cioè giocare al calcio dando la possibilità a tanti piccoli atleti di realizzare il loro sogno. In una piccola area di cui il comune lametino ha concesso l’utilizzo, l’obiettivo di Bevilacqua è quello di creare una squadra composta da bambini rom e non solo che, come lui, possano crescere insieme agli altri senza discriminazioni.
“Lo sport deve essere un’opportunità per tutti – sostiene Bevilacqua – ancor più se gli interessati sono bambini che presentano difficoltà socio-economiche. Grazie all’attività sportiva si possono costruire comunità, si può fare cultura, si impara a crescere nella giustizia e nella legalità, ma soprattutto si può sognare. La mia speranza e il mio augurio sono che ai ragazzi dell’Asd Rom Lamezia questo sogno non venga negato”. (msc)