3 giugno 2015 ore: 11:20
Disabilità

I tutorial di trucco di Lucy, vlogger cieca: "Farmi carina mi fa sentire meglio"

Inglese, 19 anni, Lucy due anni fa ha perso la vista. Grazie all’aiuto della sorella ha imparato a truccarsi completamente da sola, e oggi è una delle beauty guru più seguite su Youtube: “Ma che fatica mettersi il rossetto!”
Lucy Edwards 1

Lucy Edwards

BOLOGNA - “Youtuber, quasi studentessa di Legge, make up artist”. Lucy Edwards, 19 anni, vive a Birmingham, Inghilterra centrale. A 11 anni è diventata cieca dall’occhio destro, a 17 anche dal sinistro: una cecità dovuta a una rara malattia ereditaria. Si chiama incontinentia pigmenti, e attacca principalmente la pelle, ma in quale raro caso anche la vista. “Sono diventata cieca proprio mentre stavo facendo la maturità, e ho dovuto ripetere l’anno. Ma ho deciso di continuare a pensare positivo: è per questo che ho un canale su Youtube”. Il canale si chiama Yesterday’s Wishes: “Un luogo online in cui discutere di tutto, dai cani guida al makeup, un ponte per colmare il gap tra disabili e non. Ci sono giorni in cui mollare tutto sembra la cosa migliore da fare, ma chiunque può fare qualsiasi cosa se se lo mette in testa”, spiega. Un nome, ‘Desideri di ieri’, che ben riassume la personalità di Lucy: “Per anni ho sperato di bloccare la mia malattia, ma non ci sono riuscita. Così, i miei desideri di ieri sono cambiati. Se non si cerca di essere felici oggi, si resta schiacciati dal passato. L’unica soluzione è provarci, facendo il meglio possibile, magari aiutando chi è nelle tue stesse condizioni”.

Lucy Edwards
Lucy Edwards 1

Tra i video, ‘Cos’è una cataratta?’, ‘Oggetti da cucina per ciechi’, ‘Gli aspetti peggiori di essere cieca’, ‘Leggende sulla cecità’, ‘Se potessi riavere indietro la vista, la vorrei?’. Alcuni hanno superato le 100 mila visualizzazioni e hanno proiettato Lucy tra i vlogger più seguiti: i tutorial di trucco. Grazie all’aiuto di sua sorella Alice, ha imparato tutte le tecniche del make-up, e ora è in grado di truccarsi completamente da sola. “Il percorso non è stato facilissimo – racconta –, ci ho messo un anno per riuscirci. Quando sono diventata cieca, mi ripetevo che non mi sarei mai più truccata: provarci e non riuscirci era frustrante. Poi, un giorno, provai a mettermi l’eyeliner e mia sorella mi disse: ‘Accidenti, sei più brava ora di quando ci vedevi!’. Da lì, mi sono lasciata andare, e ho cominciato a fidarmi delle persone”. La fiducia negli altri, spiega Lucy, è stata la conquista più impegnativa. “Oggi ho la mia routine: se mi sento poco in forma, uso un correttore. Alice mi ha insegnato anche a usare il fondotinta: piano piano, un passo alla volta per essere certa di avere fatto un buon lavoro. Purtroppo, non posso guardarmi in uno specchio”, sorride. Per capire come e dove utilizzare i prodotti, usa le dita: per disegnare le sopracciglia, segue la sagoma naturale con ombretto e pennellino. Il passaggio più difficile? Il rossetto: “Essendo cieca, metterlo è un’impresa, è complicato seguire la linea della bocca! Così, opto per il lucidalabbra”.

Lucy e Alice
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“Farmi carina fuori mi fa sentire meglio anche dentro. So che molti dicono che la vera bellezza è quella al naturale. Io non voglio essere speciale, voglio solo sentirmi bene con me stessa, sapermi al controllo”. La dipendenza dalle altre persone, è forse l’aspetto che rammarica maggiormente Lucy: per questo, l’autonomia conquistata nel trucco è un grande passo, come la tranquillizzante routine dello struccarsi a fine giornata. “So che la mia faccia è carina anche senza specchiarmi. Non devo chiedere a nessuno: ‘Come sto?’, perché so cosa faccio”.

Lucy Edwards
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- La comunità di vlogger ciechi di Youtube, secondo Lucy – che gestisce anche il blog www.wishesforyesterday.wordpress.com – è troppo piccola: “Quando ho perso la vista, non c’era nessun canale adatto alle mie esigenze. Nessun consiglio pratico, nessuna discussione su cose da ragazze. Così, ci ho provato io”. Una comunità, quella che si è costruita attorno a lei, complice e affezionata: “Non ho amici ciechi, e ogni tanto mi ritrovo a pensare: ‘Voglio essere vista’, perché mi sento sola. Nessuno mi capisce veramente: le persone che mi stanno intorno ci provano, ma non ci riescono. Tante persone cieche, invece, le ho conosciute grazie a Yesterday’s Wishes: insieme siamo una bella comunità. Ma mi fa stare bene sapere che, in fondo, nessuno è ‘normale’, e che ci sono tante persone che stanno vivendo qualcosa di simile alla mia esperienza”. (Ambra Notari)

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