9 maggio 2016 ore: 15:35
Immigrazione

Idee per Milano. Ciessevi: più case del volontariato e meno burocrazia

Tra le altre richieste del presidente del Centro servizi per il volontariato ai candidati sindaco: sostegno alle associazioni nella partecipazione ai bandi europei, promozione e valorizzazione della cittadinanza attiva. E una proposta: "Volontariato aperto agli stranieri"
Ivan Nissoli. Presidente Ciessevi Milano

Ivan Nissoli

MILANO – Più case del volontariato, semplificazione della burocrazia, sostegno alle associazioni nella partecipazione ai bandi europei, promozione e valorizzazione della cittadinanza attiva: per Ivan Nissoli, presidente del Centro servizi per il volontariato (Ciessevi), sono questi i quattro temi che il futuro nuovo sindaco di Milano dovrà affrontare nel campo dell'associazionismo. C'è poi una priorità che la nuova giunta dovrà affrontare fin dai primi giorni dell'insediamento: l'immigrazione. “Va superata la logica dell'emergenza - spiega Ivan Nissoli - . Profughi e migranti ci saranno sempre, non è un fenomeno che finirà a breve. E su questo l'associazionismo può fare molto, ma non solo per gestire l'accoglienza. Il volontariato aperto agli stranieri può diventare una grande occasione di integrazione. Facendo i volontari, gli stranieri possono conoscere meglio la società italiana, rendersi utili e farsi conoscere”. 

- “Nei prossimi cinque anni entrerà a regime la riforma del terzo settore che sta per essere approvata dal Parlamento -aggiunge-. Ci sarà quindi un grande fermento e il Comune potrà svolgere un ruolo molto importante. Cambieranno tante cose, soprattutto nei rapporti tra imprese sociali, associazioni, cooperative e gli enti locali”. 

A Milano negli ultimi anni il Comune ha aperto sette case del volontariato. “Sono una grande opportunità e si deve proseguire su questo percorso - chiede Ivan Nissoli - . Le associazioni non hanno tanto bisogno di locali per la propria sede, ma di luoghi in cui incontrarsi e collaborare e in cui poter svolgere le attività rivolte alla cittadinanza”. 

Il nuovo sindaco dovrà facilitare la vita delle associazioni. “Anche dal punto di vista burocratico -sottolinea il presidente del Ciessevi-. Sia per quando organizzano eventi sia per gli spazi durante la raccolta fondi”. E sulla raccolta fondi, Ivan Nissoli auspica che il Comune possa aiutare le associazioni a partecipare ai bandi europei, visto che quasi sempre “contemplano un ruolo dell'ente locale”. L'esperienza di Expo ha dimostrato che ci sono migliaia di persone disponibili a diventare volontari in occasioni ben precise. “Ecco il futuro sindaco deve valorizzare questa voglia dei cittadini di dedicare tempo e capacità al bene comune”, conclude Ivan Nissoli. (dp)

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