15 aprile 2016 ore: 14:52
Welfare

Il bonus bebé di Renzi? E’ discriminatorio perché esclude gli stranieri

Lo ha stabilito il Tribunale del Lavoro di Bergamo che ha accolto il ricorso di una cittadina albanese, che ha un permesso di soggiorno ordinario e non per lungosoggiornanti. Secondo il giudice, viola la direttiva comunitaria, che prevede che tutti i lavoratori devono essere trattati allo stesso modo per quanto riguarda l'assistenza sociale
Bonus bebè adozioni

MILANO - Il bonus bebé di Renzi è discriminatorio, perché non ne possono beneficiare gli stranieri. Lo ha stabilito il Tribunale del Lavoro di Bergamo, che ha accolto il ricorso di una cittadina albanese, Hasa Antiana, a cui l'Inps aveva negato il contributo per la nascita della figlia, perché la donna era in possesso di un permesso di soggiorno ordinario e non di quello per lungosoggiornanti. Secondo il giudice Maria Vittoria Azzolini, il bonus bebé renziano infatti viola la direttiva comunitaria n.98 del 2011, che prevede per tutti i lavoratori di qualunque nazionalità parità di trattamento per quanto riguarda l'assistenza sociale. "Il giudice ha ribadito un principio molto semplice -spiega l'avvocato-. Le direttive comunitarie sono direttamente applicabili e dato che prevede che i lavoratori devono essere trattati tutti alla stesso modo, gli enti pubblici devono adeguarsi, anche se c'è una legge nazionale che prevede erroneamente una cosa diversa".

"L’obbligo di applicazione diretta della norma comunitaria grava su tutti gli organi dello Stato -scrive il giudice nell'ordinanza-, ivi comprese le pubbliche amministrazioni. Detto ciò, e passando al merito del ricorso, condizionare il riconoscimento del bonus bebè di cui all’art. 1 c. 125 l. 190/2014 ai figli di cittadini di stati extracomunitari, al possesso da parte di questi ultimi del permesso di soggiorno di lungo periodo, crea una disparità di trattamento fra cittadini italiani e stranieri che, nel caso in cui questi ultimi siano anche 'lavoratori', viola la direttiva 2011/98, che non prevede alcuna possibilità di deroga, né per le prestazioni non essenziali né per quelle essenziali".

Non solo. Il giudice Azzolini sottolinea anche che la signora Hasa Antiana e suo marito sono regolarmente soggiornanti "con una certa stabilità, cioè da diversi anni e con un radicamento familiare. La stessa quindi è in possesso di tutti i requisiti per beneficiare del bonus bebé richiesto". E ha pertanto condannato l'Inps ha riconoscerle l'assegno di 1.920 euro all'anno (per tre anni) previsti dal bonus bebé per gli italiani e per gli stranieri lungosoggiornanti. "Quando era stato emanato il bonus come Asgi avevano scritto al governo per far presente che era contrario alla direttiva comunitaria -ricorda l'avvocato Alberto Guariso-. Ma nessuno ha voluto ascoltarci. Ora il giudice ci ha dato ragione". (dp)

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