Il Calendario della nonviolenza celebra le ribelli iraniane umiliate o uccise per la libertà
PALERMO - 12 volti coraggiosi di donne che con la loro forte testimonianza hanno saputo reagire - alcune purtroppo fino alla morte - e ribellarsi contro il regime iraniano. E' il calendario della Nonviolenza 2023 intitolato “Diritto alla bellezza. Ribelli iraniane umiliate o uccise per la libertà”, anche quest'anno impreziosito dai disegni di Tiziana Crivello. La pubblicazione è curata dal Movimento Internazionale della Riconciliazione di Palermo (Mir), dalla Consulta della Pace, della Nonviolenza, dei Diritti Umani e del Disarmo del Comune di Palermo.
Finora, in Iran almeno 300 persone sono state uccise, 900 ferite e 12.500 arrestate, anche se i numeri ufficiali sono difficili da reperire. Il coprifuoco e le censure su Internet continuano ma, nonostante le interruzioni, i giovani iraniani esperti di tecnologia cercano di trovare il modo di trasmettere la loro lotta al resto del mondo. Le donne in Iran si tagliano i capelli in segno di protesta e di lutto, questo gesto ha contagiato moltissime altre donne in tutto il mondo, superando qualsiasi confine linguistico e culturale.
"Le donne iraniane stanno combattendo una battaglia durissima, sostenuta anche dagli uomini, giovanissimi e donne anziane. Sono trascorsi 22 anni da quando la fumettista iraniana Marjane Satrapi pubblicò il suo celebre graphic novel Persepolis, divenuto un best seller internazionale. Un capolavoro che ha contribuito non poco, attraverso un linguaggio semplice e immediato, a far conoscere al mondo i mutamenti che la Persia, oggi l’Iran degli ayatollah, ha subìto in seguito alla rivoluzione islamica; l'artista racconta anche dell’Europa - afferma Erminia Scaglia, storica dell'arte e curatrice dei testi del calendario - e dell’occidente osservato dagli occhi prima di bambina, e poi di adolescente, costretta ad allontanarsi dal proprio Paese e da una dittatura opprimente, soprattutto nei confronti delle donne. Il calendario intende dunque essere un omaggio a quei disegni che un giorno svelarono l’Iran al grande pubblico; crediamo anche noi nell’efficacia di una matita e nel suo carattere di 'pericolosità'. Non sono pochi infatti gli artisti in prigione, in questo momento, si pensi ad Atena Farghadani, una delle protagoniste di questa pubblicazione, condannata a 12 anni di carcere per una vignetta satirica che ritrae i politici della repubblica islamica come animali".
"Come George Floyd due anni fa, Mahsa Jina Amini è diventata un simbolo internazionale della resistenza - continua Erminia Scaglia -. La sua morte, avvenuta il 13 settembre 2022, ha infiammato la popolazione iraniana, così come i giovani universitari e medi, curdi, balochi, arabi, persiani, azeri, lur e turkmeni. Il mondo è testimone del loro coraggio di fronte alla spietata repressione del regime. Si pensi alla stessa giornalista che, per prima, ha dato la notizia dell’uccisione di Masha, Niloufar Amedi, che oggi rischia la pena di morte in prima persona. Iniziata come protesta femminista – dando vita allo slogan ormai internazionale 'Donna, vita, libertà' – si è rapidamente evoluta in una più ampia rivolta antigovernativa grazie al supporto di tantissimi uomini. Basti pensare alla solidarietà dei giocatori iraniani che non hanno cantato l’inno nazionale durante i mondiali di calcio in Qatar".
"Con grande nostro piacere durante la presentazione del calendario hanno partecipato pure gli esponenti di Amnesty International - aggiunge infine sempre Erminia Scaglia - che tra le altre cose, stanno portando avanti la campagna internazionale per i diritti umani brutalmente violati in Iran che invitiamo a sottoscrivere. Certamente, il calendario è un piccolo segno che riteniamo sia però molto importante per continuare a mantenere alta l'attenzione sulle tragedie che si stanno vivendo in Iran su cui, purtroppo, ancora poche realtà danno una giusta informazione".
Le offerte donate per questo calendario sono volte a sostenere l'attività culturale del MIR Palermo in favore dei diritti umani e della libertà del popolo iraniano. A Palermo lo si può trovare nella sede della Libreria delle Paoline e nella bottega Equonomia. Gli interessati potranno anche farne richiesta, contattando il Mir o la Consulta della Pace, per eventuali spedizioni.