12 ottobre 2015 ore: 15:45
Disabilità

Il centro protesi di Budrio non sarà più solo: nel 2016 aprirà quello di Lamezia

La commissione parlamentare di controllo sugli enti gestori ha incontrato i vertici dell’Inail e della regione Calabria. Si tratterà di un polo sanitario integrato dotato di un centro ricerche per la medicina del lavoro e l’epidemiologia occupazionale. La struttura sarà dotata di un centro protesico
Centro protesi Inail di Lamezia Terme
Centro protesi Inail di Lamezia Terme

LAMEZIA TERME - Il centro protesi Inail di Lamezia Terme aprirà i battenti per la fine del 2016. Lo ha assicurato il governatore della Calabria Mario Oliverio, di comune accordo con i vertici dell’Inail, durante l’incontro che stamane si è tenuto nei locali del centro per fare il punto sui lavori che, ormai da vent’anni, interessano la struttura. L’incontro è stato voluto dalla commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, presieduta da Lello Di Gioia. A rispondere alle domande dei parlamentari i rappresentanti dell’Inail: Giorgio Soluri, direttore generale vicario; Emidio Silenzi, direttore regionale; Liborio Cuzzola, direttore regionale vicario e Daniele Galoppa, coordinatore regionale consulenza tecnica per l’edilizia.

Il progetto è nato nel 1995, i lavori di realizzazione della struttura sono partiti nel 2002; ma il centro protesi dell’Inail, allocato al centro agroalimentare di Lamezia Terme, rimane a tutt’oggi un’incompiuta a causa di pastoie burocratiche, controversie con le ditte e per tutta una serie di vizi procedurali illustrati dettagliatamente alla commissione, sia dal governatore Oliverio che dai vertici dell’Inail. “La ‘telenovela’ finirà nel 2016 – ha ribadito il presidente della giunta regionale calabrese – con l’Inail ci siamo dati un cronoprogramma che intendiamo rispettare”. Soluri ha confermato la piena collaborazione instaurata con l’amministrazione regionale e anche con l’azienda sanitaria provinciale (Asp). 

L'incontro tra la commissione parlamentare, i vertici Inail e i rappresentanti della regione Calabria
Centro protesi Inail di Lamezia Terme 2

Il direttore generale vicario si è poi soffermato sulle caratteristiche che avrà il centro, definito ‘la filiale calabrese di Budrio’. In pratica si tratterà di un polo sanitario integrato dotato di un centro ricerche per la medicina del lavoro e l’epidemiologia occupazionale. La struttura sarà dotata di un centro protesico con una modernissima officina ortopedica; sarà attivato anche un centro diagnostico per accertamenti medici. Sempre all’interno della struttura ci sarà un reparto, dipendente dall’ospedale di Lamezia, per la riabilitazione intensiva. “L’idea – ha sottolineato Soluri – è quella di accompagnare il paziente in tutto il percorso riabilitativo. Inoltre, si vuole garantire il reinserimento socio-lavorativo dell’infortunato”. 

La reception del centro protesi
Centro autismo dell'Irpinia 3

Il rappresentante dell’Inail ha spiegato che la sinergia con la regione e con l’Asp ha come principio ispiratore l’accordo quadro sancito nella conferenza Stato-regioni del 2012. Il centro, secondo le intenzioni dell’istituto avrà tre punti forza: la fornitura delle protesi verrà abbinata al trattamento riabilitativo e all’addestramento all’uso; è prevista un’area tecnica dove opererà il personale sanitario; infine, sarà assicurata la presenza di professionisti in grado di definire i progetti di reinserimento sociale e lavorativo dei pazienti. Il modello operativo sarà quello di Budrio: saranno costruite protesi sia per gli arti inferiori che superiori; il centro potrà fornire anche ausili per la mobilità e per la domotica. A questo proposito nascerà appositamente la ‘casa domotica’ per la riabilitazione; per gli ausili, ogni paziente avrà la consulenza personalizzata. Nel complesso, i lavori di realizzazione dell’opera, andranno a costare dieci milioni di euro. Nel corso dell’incontro di stamane, tutti sono stati concordi nell’affermare che “il centro protesi Inail di Lamezia sarà un polo d’eccellenza per il sud ‘Italia e per tutto il bacino del Mediterraneo, volano di sviluppo prima di tutto per il territorio in cui è ubicato”. Pino Galati, deputato lametino nonchè vicepresidente della commissione, ha auspicato che “dalle parole si passi ai fatti. Non sono più tollerabili ritardi di alcun tipo. E’ indispensabile che ciascun ente, nell’ambito delle proprie competenze, rispetti gli impegni presi e lo faccia nei tempi stabiliti. L’apertura della struttura specialistica – ha concluso Galati – potrà sicuramente porre un drastico freno alla annosa questione della migrazione sanitaria che da sempre caratterizza il territorio calabrese”. (msc)

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