Il Cie di Milano accoglierà i profughi: niente guardie, solo volontari
I profughi in attesa di accoglienza
MILANO - Il Cie di via Corelli ospiterà i profughi in transito da Milano. La decisione è del ministero dell'Interno, che ha così accolto l'appello del Comune che finora ha gestito l'accoglienza di 22mila profughi dall'ottobre del 2013 ad oggi, in diverse strutture, tra cui in ultimo anche un oratorio. Il Centro di identificazione ed espulsione di via Corelli è chiuso da tempo e, fino a quando il ministero non lo richiederà indietro, sarà quindi in mano al comune. I profughi non saranno reclusi, come avviene di solito per chi finisce in un Cie, ma potranno entrare e uscire liberamente. Non ci saranno guardie, ma solo volontari e operatori del terzo settore. “È un primo risultato importante - dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino - ottenuto da chi da mesi è impegnato a fronteggiare la cosiddetta 'emergenza profughi'. Crediamo che il Governo e il Ministro Alfano in questo modo abbiano compiuto un passo importante, da noi da tempo auspicato e rivendicato con molta forza. Evidentemente, pur non esaurendo le tematiche strutturali relative alla gestione dei profughi, in particolare in relazione al tema rilevantissimo dei permessi temporanei, questo risultato ci consente e ci consentirà di essere più efficaci nell'azione di assistenza".
L'ospitalità dei profughi a Milano è stata possibile finora anche grazie al coinvolgimento del volontariato, di Caritas Ambrosiana, Casa della Carità, dell'associazione Giovani Musulmani d'Italia e del terzo settore. Hanno trovato letto, cibo e assistenza 5mila eritrei e 16.500 siriani, di cui 6 mila minori. (dp)