18 dicembre 2017 ore: 12:38
Giustizia

Il diritto delle donne a vivere senza violenza, a Modena arrivano 12 panchine rosse

Approvato un ordine del giorno in Consiglio comunale. Saranno collocate in altrettanti luoghi della città. Proposto anche un bookcrossing a tema. “Una piccola azione simbolica per un percorso di trasformazione culturale”
Modena, panchine contro violenza

MODENA – Dodici panchine rosse da installare in altrettanti parchi cittadini come simbolo di un percorso di sensibilizzazione per prevenire e contrastare la violenza sulle donne. È quanto chiede l’ordine del giorno presentato in Consiglio comunale da Fabio Poggi per il Pd, e approvato, dopo essere stato emendato su iniziativa di Paolo Trande per Art.Uno-Mdp-Per me Modena, con il voto a favore di Pd, Art.Uno-Mdp-Per me Modena e Movimento 5 stelle. Astenuti FI, Idea-PeL, Energie per l’Italia. “Il progetto ha un alto valore simbolico e vuole dare un segnale forte per un cambiamento culturale, necessario per uscire da questa piaga sociale – ha detto Poggi – Le panchine dovrebbero essere 12, una per ogni mese, e collocate in 12 luoghi diversi per sottolineare che la violenza di genere non ha confini né di tempo né di spazio”. Altra proposta: nell’ordine del giorno si chiede di attrezzare le panchine come luoghi di bookcrossing per diffondere “testi significativi per la sensibilizzazione e l’informazione sul tema, utilizzando e coinvolgendo tutte le risorse interne, a partire dalle biblioteche comunali, e associative esterne presenti sul territorio e impegnate sul tema”.

“Le panchine rosse sono memoria e monito per riflettere su un tema così drammatico anche per la nostra comunità cittadina – ha detto Chiara Susanna Pacchioni del Pd, aprendo il dibattito – Se la violenza di genere continua e aumenta, vuol dire che la repressione, pur restando una priorità assoluta, non è più sufficiente. Servono interventi educativi per eliminare pregiudizi, costumi e tradizioni che portano a giustificare la violenza di genere e per affermare una cultura del rispetto”. Dal 2013 sono aumentati i centri antiviolenza e le case rifugio, “grazie ai fondi che finalmente il governo investe con costanza – ha evidenziato Caterina Liotti – L’Emilia-Romagna, grazie alle legge 6 del 2014 ha investito dallo scorso anno un milione di euro in progetti culturali contro la violenza e sul territorio modenese, in occasione del 25 novembre, l’Assemblea dei sindaci della Provincia ha sottoscritto il Patto di Modena per la prevenzione e il contrasto della violenza con un programma ambizioso per tutti i Comuni modenesi”.

Per Simona Arletti “anche una piccola azione simbolica come questa è importante. Nessuno si illude che le panchine rosse possano cambiare il destino delle donne che dobbiamo aiutare con altri strumenti, resta però un’azione culturale da sviluppare nelle scuole, ma non solo, che ha bisogno di simboli”. Per Art.Uno-Mdp-Per me Modena Marco Cugusi ha ribadito che quello delle panchine rosse “è un ottimo progetto: è fondamentale infatti avere luoghi che riaffermano il diritto delle donne a vivere senza violenza”. (lp)

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