13 ottobre 2015 ore: 11:25
Immigrazione

Il Festival delle letterature migranti porta sul palco il dramma del viaggio

Grande successo per "Ur e l’esercito della salvezza", l'opera teatrale di Elisa Parrinello e la Compagnia di Follerie del Teatro Ditirammu. I migranti, il viaggio e la voglia di rialzarsi riscattandosi da umiliazioni e sottomissioni
Ur e il dramma dei migranti - teatro

Ur e l’esercito della salvezza

PALERMO - I migranti, il viaggio e la voglia di rialzarsi riscattandosi da umiliazioni e sottomissioni. Un'opera che rappresenta la metafora della vita tra bene e male, tra i ricchi e i poveri, in una lotta che poi è destinata a esaurirsi per fare posto al tentativo di camminare insieme anche nella diversità. E' questo il messaggio principale dell'opera teatrale, molto intensa e corale di “Ur e l’esercito della salvezza” che sabato sera è andato in scena al teatro Biondo, curata e diretta da Elisa Parrinello e la Compagnia di Follerie del Teatro Ditirammu. L’opera era inserita nel programma del Festival delle letterature migranti, organizzato con il sostegno del comune, istituzioni e la direzione artistica del giornalista Davide Camarrone.

Ur e l’esercito della salvezza
Ur e il dramma dei migranti - teatro

Il grande tema delle migrazioni, in tutta la sua complessità, viene trasposto in una battaglia immaginaria tra l’esercito degli Humilis, operai che vivevano nel sottosuolo, confinati in una fabbrica, costretti a lavorare in condizioni disumane e i Flood, una comunità corrotta, dispotica, che viveva in un irreale giardino eterno di sopraffatta meraviglia. A un “Burlesco Piffo Magico” viene dato alla fine il compito, arduo, ma possibile, di ricucire la storia in maniera pacifica. In questo modo, più di sessanta ragazzi, piccoli e grandi, dai 7 ai 17 anni. hanno rappresentato una storia di speranza e di libertà animando le scene con canti e danze che hanno percorso diversi generi musicali.

Anche questa peace teatrale ha sposato in maniera armonica l'intento principale di tutti gli eventi del Festival delle letterature migranti, e cioè quello di valorizzare in tutti i suoi aspetti l'importanza interculturale del raccontarsi e del confrontarsi per dare senso e andare al di là, in questo caso, del dramma del viaggio ma anche di tutte le altre sofferenze sociali. (set)

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