Il futuro del welfare? Più povero e privato
BOLOGNA – Maggiore impoverimento e sempre più spazio ai privati. Cambierà così il welfare, secondo lo studio condotto dalle Usl di Bologna e Ferrara e presentato oggi durante il convegno “Gli scenari futuri del welfare”. Dati non oggettivi ma che di certo possono far luce sulle aspettative di welfare nel nostro Paese, stando attenti però, come spiega il direttore generale dell’Ausl di Bologna, Francesco Ripa di Meana, “di non prendere questa giornata come se vedessimo il futuro dentro una palla di cristallo”. Il campione è stato formato da 101 persone tra amministratori, opinion leader, produttori e tecnici. A loro è stato somministrato un test che prendeva in esame 4 aree: società e famiglia, risorse, geografia dei committenti e i profili di consumo.
I risultati, che si riferiscono a un cambiamento che potrebbe avvenire in un lasso temporale tra i 10 e i 15 anni, alternano riscontri di ottimismo a risposte del tutto più sconfortanti e, talvolta, anche contraddittorie. Quel che sembra essere però una convinzione altamente diffusa è che il finanziamento pubblico diminuirà, nella stessa misura in cui aumenterà quello privato. Contestualmente, a causa della crisi economica, sembra aumentino le reti sociali e che, i silver age (cioè i giovani anziani), assumeranno un ruolo rilevante all’interno del volontariato. Sembra anche che i produttori, sia profit che non, tenderanno ad aggregarsi per formarne poche ma grandi aziende, mentre il mercato sarà sempre più privato con prestazioni complete e con operatori sempre più specializzati. Anche la tecnologia avrà il suo ruolo: si diffonderà sempre di più ma con forti differenze causate anche dalle capacità di utilizzo ma verrà inserita in programmi pubblici.
“Stando ai dati, secondo me, il futuro delle Usl è quello di cercare di dare un servizio sempre più completo a ogni paziente, garantendo non il singolo servizio ma l’intera assistenza. Cercare di incontrare domanda e offerta in modo opportuno è un risultato a cui, in 10 anni, si può arrivare”: conclude Ripa di Meana. Il Progetto “Gli scenari futuri (2020) del settore sociale e socio-sanitario nella crisi del Welfare”, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, è coordinato dall’Azienda USL di Bologna, coinvolge le Aziende Usl di Ferrara e Imola, insieme alla Provincia di Bologna e Ferrara, ed è realizzato con il supporto scientifico del Cergas Bocconi. (irene leonardi)