Il giuramento di Cristian: il ragazzo down ora è italiano
Il giuramento di Cristian Ramos
Al compimento del diciottesimo anno di età infatti, la signora Gloria aveva espresso l’intenzione di presentare per Cristian la domanda di richiesta della cittadinanza italiana, ma aveva rinunciato quando si era sentita dire che l’iter non si sarebbe potuto concludere a causa della disabilità del figlio, che in quanto disabile non avrebbe potuto effettuare un giuramento valido. Ne era nata una mobilitazione generale, in particolare sui mezzi di comunicazione, che aveva spinto l’allora ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ad invitare la famiglia Ramos a presentare ugualmente la domanda con la rassicurazione che la prefettura l’avrebbe vagliata con attenzione e flessibilità.
Dall’Aipd, l’associazione italiana persone down, che vede Cristian fra i propri iscritti, era stato fatto notare la necessità di modificare la normativa attuale in tema di acquisizione della cittadinanza (L. 91/92) per renderla coerente con il dettato dell’art. 18 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall'Italia con L. 18/09. La Convenzione impone che la cittadinanza non possa venire negata in ragione della disabilità. La stessa Gloria, madre di Cristian, ha fatto appello perché “venga fatta una legge che dia questo diritto a tutti”.
Al giuramento di Cristian era presente anche Khalid Chaouki, deputato e responsabile nazionale Nuovi Italiani per il Pd, che ha seguito la vicenda: “Sono felice di aver preso parte a questo giuramento che è stato per tutti una grande festa: ringraziamo il Ministero dell’Interno e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il felice esito di questa complessa vicenda che, speriamo, sia di buon auspicio per una riforma globale della legge sulla cittadinanza”.