11 aprile 2015 ore: 12:30
Economia

Il Kenya punta sui giovani agricoltori per ridurre disoccupazione e fame

Un programma lanciato a marzo coinvolge i neo laureati di una regione e in caso di successo potrebbe estendersi a tutto il paese (dove i senza lavoro sono il 40%): verranno istruitti in teaoria e in pratica a diventare “agripreneur”, imprenditori agricoli
Agricoltura, Africa, uomo ara terra

NAIROBI – In Kenya il tasso di disoccupazione è al 40 per cento e cresce sempre di più soprattutto fra i giovani. La situazione però potrebbe presto cambiare, grazie a un progetto che spinge i giovani istruiti a intraprendere l'agricoltura, per far fronte alla disoccupazione e all'instabilità alimentare.

box Il progetto – una collaborazione tra International Institute of Tropical Agriculture (Iita), Università di Nairobi e il governo della contea di Makueni – è stato lanciato a marzo e coinvolge laureati dalla regione orientale Kibwezi, nella contea di Makueni. Sebbene i laureati siano specializzati in vari campi, verranno istruiti in teoria e in pratica sulle tecniche agricole moderne e sull'imprenditoria. Se dovesse andare a buon fine, il progetto verrà poi riproposto in altre zone del paese, per tamponare la crisi occupazionale giovanile.

Un progetto del genere, chiamato “Iita Youth Agripreneurs (giovani imprenditori agricoli)” è stato lanciato per la prima volta tre anni fa in Nigeria. Aveva il doppio obiettivo di combattere la disoccupazione giovanile e aumentare la produzione alimentare per nutrire una popolazione in rapidissima crescita.

Nel lanciare il progetto il presidente della regione di Kibwezi, Oscar Musembi Marco, ha detto: “Grazie ad esso siamo sulla buona strada per trasformare la contea di Makueni da area a rischio carestia a granaio di tutto il paese”. Marco ha poi aggiunto che il governo della contea di Makueni ha anche messo da parte un fondo di 25 milioni di scellini keniani (250 mila euro) per elargire prestiti a basso tasso d'interesse a giovani, donne, disabili ed ha incoraggiato i giovani a sfruttarlo.

Stando alle parole di Geoffrey Kironchi, docente dell'Università di Nairobi, l'ateneo ha donato parte dei 1.200 acri (circa 4 milioni 850 mila metri quadrati) di terra e serre nella regione di Kibwezi ai giovani, perché inizino a irrigarle e coltivare ortaggi come attività di avvio. A suo avviso il progetto, mettendo a lavorare insieme giovani dai più svariati background, potrebbe essere la chiave per riavvicinare i giovani all'agricoltura. “La nostra gioventù non è più attratta dall'agricoltura, nonostante il settore sia pieno di opportunità. Dobbiamo tutti mangiare ogni giorno. Attualmente esistono un vasto spreco e una distribuzione impari del cibo. Mentre alcune parti del paese hanno abbondante disponibilità di cibo tutto l'anno, altre lottano costantemente contro carestie e fame”.

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