28 aprile 2016 ore: 11:23
Disabilità

Il primo maggio delle persone Down: "Lavoratori, non adulti da tenere occupati"

E' il cambiamento d’immagine delle persone con sindrome di Down che finalmente inizia a prendere forma nell’opinione pubblica e soprattutto tra le aziende che hanno iniziato ad assumere e conoscere lavoratori con trisomia 21. Appello di Aipd
Ragazzo down in una fabbrica

ROMA - L’Associazione italiana persone Down sostiene l’ingresso delle persone con sindrome di Down nel mondo del lavoro, ponendosi da molti anni – come ribadisce in una nota - l’obiettivo di individuare percorsi di inserimento professionale, formare personale specializzato per l’accompagnamento e il tutoraggio sul posto di lavoro, realizzare progetti concreti di inserimento in azienda. Da persone con disabilità intellettiva “da tenere occupate” ad adulti lavoratori: questo è il cambiamento d’immagine delle persone con sindrome di Down che l’associazione auspica, e che finalmente inizia a prendere forma nell’opinione pubblica e soprattutto tra le aziende che hanno iniziato ad assumere e conoscere lavoratori con sindrome di Down.

Il programma “Hotel 6 Stelle” di Rai3 nel 2013-2014 ha sensibilizzato molte aziende e grazie al lavoro di Aipd a seguito di questo e il progetto “Lavoriamo in rete” nelle regioni del sud, nel 2015-2016, sono state realizzate 13 assunzioni e 112 tirocini, oltre a 24 stage brevi e 24 tirocini all’estero. Nel complesso sono state 173 le esperienze lavorative avviate in questi 2 anni. “A questi lavoratori speciali e a quelli che verranno l’Aipd dedica la Festa dei lavoratori. Persone tra le persone, lavoratori tra i lavoratori: così si realizza la vera inclusione” dice Anna Contardi coordinatrice nazionale di Aipd.   

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