30 agosto 2024 ore: 12:10
Società

Il Sinodo valdese dice sì a ius soli e ius scholae, accoglienza e misure contro il sovraffollamento carcerario

Stanno per concludersi i lavori del Sinodo valdese 2024. Oggi le elezioni dei membri della Tavola valdese e degli altri organi della chiesa, fra cui quelle per la posizione di moderatore. Nel frattempo il Sinodo ha approvato ordini del giorno su temi di stretta attualità
Accoglienza, mani di migranti - SITO NUOVO

Stanno per concludersi i lavori del Sinodo valdese 2024. Oggi le elezioni dei membri della Tavola valdese e degli altri organi della chiesa, fra cui quelle per la posizione di moderatore.
Quella valdese è una realtà significativa in Italia. Alla “Chiesa evangelica valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi”, infatti, fa capo una popolazione complessiva di circa 25.000 persone, distribuita in 150 chiese locali (di cui 4 in Svizzera), suddivise in 4 distretti, ciascuno con una propria conferenza annuale e propri organi esecutivi. Massimo organo decisionale dell’Unione è il Sinodo e si tiene una volta l’anno a Torre Pellice (TO).
Le amministrazioni ecclesiastiche gestiscono una serie di istituzioni culturali, educative e assistenziali, tra cui la Facoltà valdese di teologia a Roma per la formazione dei pastori e delle pastore, la casa editrice Claudiana a Torino, il settimanale Riforma, la Diaconia valdese.

Dal 1984 i rapporti tra le chiese metodiste e valdesi e lo Stato italiano sono regolati da una Intesa (legge 449/1984), sulla base dell’art. 8 della Costituzione. In Italia il processo di integrazione tra le due chiese (unico nel suo genere) si è concluso con il Patto di integrazione del 1975 e il Sinodo unico del 1979. Con il Patto di integrazione nasce anche l’“Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia”.

Un po’ meno della metà dei valdesi italiani sono concentrati in una piccola regione alpina detta “valli valdesi” che converge su Pinerolo (Torino) dove in alcuni comuni essi costituiscono la maggioranza: il solo luogo in Italia a popolazione protestante. Il resto dei valdesi è sparso in tutta Italia, concentrato in genere nelle città grandi e medie, ma con significative presenze in piccoli centri, soprattutto al sud. Con le loro chiese, istituzioni culturali, pubblicazioni, tradizioni storiche e legami internazionali i valdesi costituiscono in Italia una realtà ben caratterizzata, con un forte senso delle propria identità e svolgono nel paese una funzione che va al di là del numero non rilevante dei suoi fedeli, proponendosi come scopo essenziale l’annuncio dell’evangelo di Gesù Cristo.

Tornando al Sinodo valdese, va detto che esso ha approvato nuovi ordini del giorno su temi di stretta attualità. Eccoli

Cittadinanza

Citando l’Art. 3 della Costituzione italiana, il Sinodo ha sottolineato la necessità che le chiese metodiste e valdesi si esprimano pubblicamente a favore di ius soliius culturaeius scholae, in una parola: cittadinanza. “È una realtà che il Paese abbia da molto tempo un carattere plurale e multiculturale”, pertanto il Sinodo invita a sostenere le persone che, italiane per nascita, cultura e formazione, non possono ancora godere del diritto di cittadinanza.

Accoglienza e solidarietà

Preoccupato dal diffondersi di ideologie estremiste, nazionaliste e illiberali, il Sinodo ha invitato le chiese a farsi promotrici di una cultura di apertura, accoglienza, solidarietà e uguaglianza.

Carceri

Il Sinodo ha espresso preoccupazione per il sovraffollamento delle carceri in Italia e ha rivolto un appello alle istituzioni della Repubblica affinché “si facciano carico delle persone detenute in quanto portatrici di diritti, da non abbandonare all’indifferenza”. Inoltre ha espresso solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici del sistema penitenziario.
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