Il Veneto vara un sistema unico di emersione e assistenza alle vittime di tratta
VENEZIA - Un sistema unico e integrato di emersione e assistenza alle vittime di tratta e grave sfruttamento, attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. È questo l'obiettivo del progetto "N.A.Ve – Network Antitratta per il Veneto", che mette insieme i capoluoghi di provincia e la Regione Veneto avviato l’1 settembre grazie allo stanziamento di 1 milione e 300 mila euro da parte del Dipartimento Pari Opportunità, cui si aggiungono le risorse stanziate dalla Regione del Veneto (140 mila euro grazie al fondo regionale lr 41/97).
Il Progetto prevede la realizzazione, da settembre 2016 a dicembre 2017, di 300 programmi di emersione, assistenza e integrazione sociale di adulti e minori vittime di tratta o di grave sfruttamento all’interno del territorio del Veneto. Tra le novità più importanti la figura di un operatore dedicato alla tratta per ognuno dei capoluoghi di provincia e l'attivazione di una rete sempre più ampia e compatta che comprende l’autorità giudiziaria, gli organi decentrati dei ministeri della Giustizia, degli Interni, del Lavoro, le forze dell’ordine, le aziende sanitarie, le Università di Padova e Verona, le cooperative sociali, il terzo settore, le organizzazioni sindacali. Sarà inoltre istituita una "cabina di regia" in Regione, costituita dall’Unità di coordinamento: il Comune di Venezia, capofila del progetto, un rappresentante per ogni ente locale e un rappresentante per ogni ente attuatore.
Il progetto sarà protagonista nelle piazze delle città venete in occasione dell'odierna Giornata Europea Contro la Tratta: a Padova alle 12 si svolgerà in Piazzale Stazione un’iniziativa di sensibilizzazione sul tema e contemporaneamente a Treviso un flash mob in Piazza dei Signori. (gig)