Immigrati, Centro Astalli: "Vertice Ue ennesimo buco nell’acqua"
ROMA - Il vertice straordinario del Consiglio d'Europa, tenutosi ieri a Bruxelles per affrontare l'emergenza migranti, continua a suscitare reazioni negative da parte delle associazioni. Anche il Centro Astalli, il servizio dei Gesuiti per i rifugiati in Italia, esprime tutta la propria perplessità circa i risultati del vertice, definiti "deludenti e ricchi di lacune". L'ennesimo "buco nell'acqua" secondo il Centro, che individua alcune tra le maggiori mancanze del vertice: un'azione comune di ricerca e soccorso, una sperimentazione per l'istituzione di vie d'accesso legali e sicure per chi cerca protezione in Europa e la mancanza di un piano europeo per l'accoglienza e la redistribuzione di richiedenti asilo e rifugiati in tutti i 28 stati membri. "E' stato aumentato il budget dell’operazione Triton - sottolinea il Centro Astalli - ma non ne è stato modificato il mandato di controllo delle frontiere. Si è disposti a spendere la stessa cifra che l’Italia impiegava per Mare Nostrum, senza però dare priorità al salvataggio delle vite in mare".
Il presidente del Centro Astalli Padre Camillo Ripamonti critica la linea dell'Europa, che "continua con ostinazione e miopia a rimanere nel Mediterraneo solo per difendere i suoi confini e non per salvare chi scappa da guerre e persecuzioni" "Tutti gli Stati membri - continua Padre Ripamonti - dovrebbero condividere lo stesso obbligo di garantire una protezione effettiva a chi fugge da guerre e persecuzioni ma questo di fatto non accade rendendo l’Europa un’unione di diseguali. Alla luce di ciò pare evidente che l’incontro, nonostante le aspettative e le intenzioni del Governo italiano, si è concluso senza alcuna volontà di cercare soluzioni durevoli per rispondere alle grandi crisi umanitarie del nostro tempo".