Immigrati e accoglienza: molti comuni lombardi rispediscono al mittente le minacce di Maroni
MILANO - Maroni minaccia i comuni lombardi di ritorsioni se accolgono i profughi. Ma almeno le città più grandi della regione, tutte con giunte di centro sinistra (ad eccezione di Varese), non sembrano per nulla intimorite. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha invitato il governatore ha rileggersi la Costituzione e anche il Vangelo. Da Brescia, l'assessore Marco Fenaroli afferma che "noi andiamo avanti per la nostra strada". "Quella di Maroni è una minaccia pesantissima sul piano istituzionale - aggiunge l'assessore -, che denota un'assoluta mancanza di senso dello Stato". Da Bergamo Giorgio Gori, tramite twitter, scrive: "Il ricatto di Maroni è inaccettabile e illegittimo. Il problema dei profughi richiede risposte serie. No a strumentalizzazioni e minacce".
Anche Roberto Scanagatti, presidente di Anci Lombardia e sindaco di Monza, critica il governatore Maroni: "Vorrei ricordare al presidente che quando ha svolto il ruolo di ministro, per fronteggiare l'emergenza nord Africa è stato il primo a chiedere aiuto ai sindaci, con la firma, nell'aprile 2011, dell'intesa tra Stato, Regioni e Anci che assicurava una equa ripartizione delle presenze su tutto il territorio nazionale. La proposta odierna di escludere dai finanziamenti regionali i Comuni che accoglieranno nuovi immigrati, oltre ad uno sgradevole sapore di ricatto è, allo stato attuale, velleitaria poiché viola la legge, infatti la politica sull'immigrazione non viene decisa dalla Regione ma dal Governo. Se il Presidente di Regione Lombardia intende presentare proposte di legge discriminatorie può farlo, ma l'esito non mi sembra così scontato". "I Comuni in tema di immigrazione, come in tutti gli altri casi, non si sono mai tirati indietro -aggiunge il presidente Anci Lombardia-, e l'accoglienza la stanno realizzando nelle loro comunità, scoprendo spesso che gli immigrati possono non diventare un problema se il fenomeno viene governato. Non sono poche le comunità locali che hanno scoperto negli immigrati una risorsa da impiegare, ad esempio, in molti progetti di volontariato civico".
Da Milano arriva però anche una forte critica al ministro degli Interno Angelino Alfano. Sempre tramite social network, in questo caso Facebook, Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali, scrive: "Attenzione però. Il sistema dell'accoglienza fa acqua a livello nazionale da tutte le parti. Alfano è l'altra faccia della medaglia. Se Renzi non capisce che le cose non funzionano e vanno ribaltate le sparate di Maroni aumenteranno e troveranno una facile sponda nella realtà delle cose". (dp)