Immigrati: giovedì fissato il vertice Ue, "ma nessuna soluzione veloce"
Donald Tusk |
BRUXELLES - "E' stata una tragedia che ci ha sconvolto e non può lasciare nessuno indifferente. Il problema dell'immigrazione è una priorità dell'agenda di Juncker e della Commissione". Ha esordito così oggi a Bruxelles il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas commentando la tragedia nel Canale di Sicilia. Schinas ha aggiunto che "mantenere lo status quo non è una opzione".
"Abbiamo - ha ricordato Schinas - un problema in Libia e un problema in Siria che si devono affrontare. L'Europa ha un ruolo importante da giocare così come i singoli Paesi membri. C'è la necessità di agire insieme. Si deve fare attenzione che questo approccio unificato europeo sia condiviso con tutti perché è un problema di tutti". Juncker ha indicato che "lo status quo non è più un'opzione", ha ricordato Schinas.
- Fondi raddoppiati per la missione Triton. Intanto la Commissione Ue, in seguito alla riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri e dell’Interno, ha presentato un piano in 10 punti che prevede anche il raddoppio dei finanziamenti e delle imbarcazioni a disposizione del programma Triton.
Giovedì il vertice Ue sull'immigrazione. “La situazione nel Mediterraneo è drammatica. non può continuare così. non possiamo accettare che centinaia di persona muoiono cercando di attraversare il mare fino in Europa. Perciò ci sarà un Vertice straordinario sulla migrazione giovedì”. A dare conferma del vertice è il polacco Donald Tusk, presidente del Consiglio Ue. Lo scopo del vertice è “discutere ad alto livello su cosa gli Stati Membri e le istituzioni europee possono e devono fare ora per alleviare la situazione”. Tuttavia, ha aggiunto il presidente del Consiglio Ue, “non aspetto soluzioni veloci che risolvano alla radice il problema della migrazione perché non ci sono. Se ci fossero state le avremmo messe in pratica tempo fa. Mi aspetto che la Commissione e il servizio esterno dell'Unione europea presentino opzioni per un'azione immediata. Mi aspetto che gli Stati membri contribuiscano immediatamente. Come fermare i trafficanti umani che mettono le vite dei migranti in pericolo. Come aiutare gli Stati membri a salvare vite umane e come incrementare la nostra cooperazione con i Paesi di origine e transito”.
Mogherini: l'Europa non ha più scuse. "Con quest'ultima tragedia non abbiamo più scuse", ha detto la vice-presidente della Commissione europea, Federica Mogherini, responsabile per l'azione esterna dell'Ue. "Abbiamo bisogno di azione immediata dell'Unione europea e dei suoi Stati membri". L'Alto rappresentante ha anche sottolineato che è cruciale la lotta ai trafficanti di esseri umani e la presenza in mare". Fondamentale, per Mogherini, è anche "impedire che i barconi partano".
Da Bruxelles ricordano che l'agenda europea sulla migrazione sarà pronta alla metà del mese di maggio e che questa ennesima tragedia può rappresentare un punto di svolta nell'approccio europeo.
I ministri degli esteri degli Stati membri dell'Ue sono in Lussemburgo dove stanno discutendo come affrontare l'emergenza immigrazione. Inoltre continuano ad arrivare appelli da organizzazioni che tutelano i diritti umani come Amnesty International che ha chiesto ai governi europei di dare priorità all'istituzione di un piano di ricerca e soccorso (search and rescue) immediato per evitare che cresca ancora il numero dei morti che tentano di attraversare il Mediterraneo. Anche l'Etuc (La Confederazione europea dei sindacati) ha fatto sentire la sua voce tuonando: "le nazioni più ricche del mondo non possono stare a guardare disperati che annegano a migliaia appena fuori le coste dell'Unione europea". (GdP)