Immigrati, i radicali: "Al Cie di Ponte Galeria è emergenza sanitaria"
Roma - Nel giorno della seduta straordinaria dell'assemblea capitolina sul tema della sicurezza, aperta dal Prefetto Giuseppe Pecoraro, una delegazione di Radicali Roma ha visitato il Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria. "Chiediamo a Ignazio Marino, come sindaco e come medico - dicono i radicali - di visitare al piu' presto questa struttura e di mobilitarsi per chiederne la chiusura immediata. Oltre ai tentativi di suicidio e agli atti di autolesionismo, ormai all'ordine del giorno, a Ponte Galeria persistono infatti casi di scabbia e di altre patologie dovute alla promiscuita' e alle condizioni disumane in cui sono costretti a vivere gli 'ospiti' del centro".
Al sistema di detenzione amministrativa, proseguono i radicali, "che gia' di per se' viola la nostra Costituzione, infliggendo una pena detentiva a persone che non hanno commesso alcun reato se non quello di non avere il permesso di soggiorno, strutture come quella di Ponte Galeria sommano una condizione oggettiva di profonda drammaticita' nella quale vengono violate le leggi italiane e le convenzioni europee dei diritti dell'uomo".
Per questo "chiediamo ancora una volta la chiusura dei Cie, strumento intollerabile di ultima punizione di una condizione di vita a dir poco afflittiva, che configura un diritto diseguale per autoctoni e migranti. Chiediamo inoltre al sindaco Marino di impegnarsi in prima persona- concludono- affinche' il ministero dell'Interno trovi nuove soluzioni piu' adeguate e soprattutto rispettose di leggi e convenzioni ratificate dal nostro Paese".(DIRE)