10 dicembre 2013 ore: 13:56
Immigrazione

Immigrati, stabili le rimesse dall'Ue. Quasi 39 miliardi nel 2012

Eurostat sui trasferimenti di fondi da parte dei migranti, sia tra paesi dell’Unione che verso altri paesi non comunitari. Oltre 80% delle rimesse proviene da Francia, Italia, Spagna, Regno Unito e Germania. Ma cambia la ''geografia'': in calo dalla Germania in aumento da Francia e Italia
Rimesse degli immigrati - Soldi intorno al mondo

BRUXELLES - Eurostat, l’istituto di statistiche della Commissione europea, ha reso noti oggi gli ultimi dati relativi ai trasferimenti di fondi da parte dei migranti nell’Unione europea. Secondo Eurostat, i fondi trasferiti dai migranti nel loro ex paese di residenza (tecnicamente definiti come “rimesse dei lavoratori espatriati”) ammontano complessivamente a 38,8 miliari di euro di euro nell’anno 2012. Queste cifre comprendono sia gli spostamenti di denaro tra paesi dell’Unione europea (intra-Ue), sia quelli da un paese Ue verso altri paesi non comunitari (extra-Ue).

Come precisa lo stesso istituto Eurostat, i dati sulle rimesse sono molto difficili da quantificare, in quanto si riferiscono a molte transazioni di piccole dimensioni attraverso una molteplicità di canali, a volte informali o illegali. Nel quadro delle rilevazioni statistiche della bilancia dei pagamenti, le rimesse dei lavoratori espatriati comprendono i trasferimenti correnti (in denaro o in natura) da parte dei migranti che vivono e lavorano in uno Stato membro verso altre persone residenti nei paesi dove i migranti hanno precedentemente vissuto. Le persone che lavorano e vivono in un altro paese per meno di un anno non sono considerati come “espatriati”, ma semplicemente come “non residenti”; le loro transazioni sono quindi registrate nelle statistiche della bilancia dei pagamenti sotto la voce "redditi da lavoro dipendente".

Rimesse immigrati espatriati in Europa

Così definiti, i trasferimenti dei lavoratori espatriati sono rimasti stabili rispetto all’anno precedente (erano 39 miliardi nel 2011) e sono invece raddoppiati rispetto al 2004 (19,4 miliardi di euro). L'aumento delle rimesse è dovuto principalmente ad una forte crescita dei flussi extra-Ue, che dagli 11,5 miliardi di euro del 2004 sono passati a 28,4 miliardi di euro nel 2012. I flussi extra-Ue, che rappresentano i tre quarti dei flussi totali, sono aumentati quindi del 146% rispetto al 2004. Nello stesso arco di tempo, i flussi intra-Ue sono aumentati del 35%. Di conseguenza, la quota delle rimesse extra-Ue sul totale delle rimesse è passata dal 59% nel 2004 al 73% nel 2011.

Oltre 80% delle rimesse dei lavoratori espatriati proviene da cinque paesi: Francia, Italia,  Spagna, Regno Unito e Germania. Ma la geografia sta cambiando: i flussi dalla Francia sono infatti aumentati del 155% in 5 anni, quelli dall'Italia sono aumentati del 13%, mentre quelli dalla Germania sono calati del 22%. (Carlo Caldarini)

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