24 luglio 2015 ore: 12:16
Immigrazione

Immigrazione, Migrantes: "Mentre si fa melina si continua a morire. Svegliati Europa!"

Mons, Perego descrive 4 azioni fondamentali: “Una larga e condivisa azione di salvataggio in mare, un piano organico di accoglienza di rifugiati in tutti i Paesi Europei, un piano di pace nei Paesi del Mediterraneo, un programma urgente di cooperazione internazionale”
Immigrati. Naufragio. Mare e ghirlanda gialla

ROMA - “Mentre l’Europa gioca la melina sulla misera distribuzione di 32 mila persone, al costo di oltre 6 mila euro per migrante - che con gli stessi soldi potrebbe essere accolto per un anno in una famiglia o in un Comune, senza contare le ulteriori risorse a disposizioni prima sprecate  da fatti come ‘Mafia capitale’ - nel Mediterraneo si continua a morire”. Mons Perego, direttore della Fondazione Migrantes, richiama l’Europa alle proprie responsabilità.
Lo fa con una nota, in cui si afferma: “Anche il salvataggio in mare, prima azione fondamentale, possibile come aveva dimostrato Mare nostrum, si è indebolito, non permettendo a ragazzi e giovani su un gommone nel Mediterraneo di concludere il proprio viaggio della speranza. E’ il caso di dire: svegliati Europa. L’Europa deve risvegliarsi dal sonno che le impedisce di vedere il dramma dei rifugiati oggi, cresciuti di quasi 10 milioni nel mondo in un anno, passando da 50 a 60 milioni di persone, e di costruire quattro azioni fondamentali: una larga e condivisa azione di salvataggio in mare, un piano organico di accoglienza di rifugiati in tutti i Paesi Europei, un piano di pace e di accompagnamento alla stabilità e alla democrazia nei Paesi del Mediterraneo, un programma urgente e mirato di cooperazione internazionale a favore dei Paesi di origine dei migranti e dei rifugiati, valorizzando la rete delle ONG già presenti e favorendo nuovi progetti condivisi”.

“Tra questi progetti condivisi - conclude mons. Perego - potrebbe essere considerato anche per un numero di rifugiati  il visto e la partenza in sicurezza da alcuni Paesi verso l’Europa e verso altri Paesi. Queste azioni comportano  una crescita dell’Europa nella condivisione delle politiche dell’immigrazione e dell’asilo, ma anche un piano unitario diplomatico e di politica estera. La divisione, i continui rimandi di decisioni, la mancanza di azioni coraggiose e di condivisione di risorse non fanno che far avanzare in Europa muri, nazionalismi e conseguentemente la crescita del numero di morti nel Mare nostro. Svegliati Europa”.

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