13 dicembre 2019 ore: 13:47
Immigrazione

Immigrazione. Respinta proposta della campagna “Ero straniero”

L’emendamento al bilancio chiedeva di regolarizzare i cittadini non comunitari senza titolo di soggiorno a fronte della stipula di un contratto di lavoro. I promotori: “Maggioranza smetta di balbettare su questi temi e passi dalle parole ai fatti”
ROMA - "La nostra proposta di regolarizzare i cittadini non comunitari senza titolo di soggiorno a fronte della stipula di un contratto di lavoro è stata respinta dalla Commissione bilancio del Senato, dopo aver ricevuto il parere contrario del governo”. È quanto affermano in una nota i promotori della campagna Ero straniero, promossa da decine di organizzazioni laiche e cattoliche per riformare le politiche sull'immigrazione in Italia. "La misura avrebbe portato quasi un miliardo di nuove entrate all'anno allo Stato, oltre a una serie di benefici concreti ad aziende e territori, incidendo su lavoro nero, evasione, concorrenza sleale, marginalità sociale e sicurezza - aggiunge la nota -. Ma evidentemente la maggioranza ritiene di poterne fare a meno, sacrificando ancora una volta, trattandosi di immigrazione, buon senso e ragionevolezza, per timore di perdere consenso elettorale".
 
La proposta della campagna era stata inserita tra gli emendamenti alla legge di bilancio e sostenuta dai senatori Bonino, De Petris, Errani, Grasso, Laforgia, Nugnes, De Falco, Buccarella, Montevecchi, Marilotti. Ora i promotori della campagna lanciano un appello al governo. “Chiediamo ora a Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Italia Viva di mettere da parte timori e calcoli elettorali e tirar fuori il coraggio, necessario a chi governa un Paese, di attuare riforme non più rinviabili come quella dell'impianto fallimentare della Bossi-Fini per gestire il fenomeno migratorio in Italia - spiega la nota -. Alla Camera è in corso l'esame della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo ‘Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari’, depositata con oltre 90.000 firme alla Camera dei deputati il 27 ottobre 2017, che prevede misure (come l’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione, la regolarizzazione su base individuale degli stranieri “radicati”) che contribuirebbero a sottrarre dalle fila del lavoro nero e dei circuiti illeciti centinaia di migliaia di persone, dando inoltre risposte efficaci al soddisfacimento del fabbisogno di personale di origine straniera delle nostre aziende”.
 
Alla maggioranza, i promotori rivolgono un invito a prendere una posizione chiara sul tema. "Ci aspettiamo ora che la maggioranza smetta di balbettare su questi temi e passi dalle parole ai fatti - conclude la nota -: si proceda spediti in Parlamento all'esame della nostra pdl popolare e alla sua approvazione. Perché alla propaganda che parla alla pancia delle persone si risponde solo con il coraggio delle riforme”.
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