11 settembre 2024 ore: 12:29
Immigrazione

In America Latina un migrante su 4 è minore: "No alla separazione dalle famiglie"

A lanciare l’allarme è Unicef. Durante il viaggio, attraversano terreni insidiosi e sono esposti a situazioni di pericolo di vita. Sia rispettata la Convenzione dei diritti dell’infanzia
Carovana migrante in Messico - Foto: Wotancito (Wikimedia Commons) migranti bloccati in Messico

ROMA – “I bambini rappresentano ora un migrante su quattro in America Latina e nei Caraibi e, proprio come tutti i bambini, hanno il diritto di essere protetti e di stare con le loro famiglie. Le famiglie che si spostano nella regione non hanno avuto altra scelta che lasciare le loro case a causa degli alti livelli di disuguaglianza, povertà e violenza, esacerbati da disastri ed eventi climatici estremi. Durante il viaggio, attraversano terreni insidiosi e sono esposti a situazioni di pericolo di vita. Indipendentemente dal loro status migratorio e dal luogo in cui si trovano, i bambini hanno il diritto di stare con la loro famiglia o con chi si prende cura di loro, come stabilito dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia. A lanciare l’allarme è UNICEF che ricorda ai Governi l'obbligo di garantire che le procedure alla frontiera e per l’accoglienza non comportino la separazione deliberata o involontaria delle famiglie. Questo non fa che aggiungere un ulteriore livello di stress e trauma alle loro vite.

Sia che viaggino con la famiglia o da soli, i minorenni migranti e rifugiati hanno diritto a un processo di valutazione adeguata al loro superiore interesse, al fine di individuare soluzioni sostenibili, tra cui l'ulteriore integrazione e l'insediamento nel Paese di attuale residenza, il rimpatrio nel Paese di origine o il reinsediamento in un Paese terzo. Hanno anche il diritto di chiedere asilo e di non essere rimpatriati in luoghi dove la loro vita o il loro benessere sono a rischio.

L'UNICEF chiede a tutti i Governi dell'America Latina e dei Caraibi di adottare procedure di determinazione del superiore interesse per mantenere efficacemente unite le famiglie e riunire i bambini separati con chi si prende cura di loro. L'UNICEF rimane impegnato a collaborare con i Paesi della regione per proteggere i bambini e garantire che le loro politiche migratorie tengano conto del superiore interesse del bambino”.

 


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