In carcere come a teatro: concerto di musica classica a Sollicciano
FIRENZE – Il carcere di Sollicciano diventa oggi un teatro dell’opera. L’associazione La Pasqua di Bach del Maestro Mario Ruffini ha portato nella casa circondariale fiorentina, stamattina, due concerti di Bach in tutte e 19 le sezioni, un evento unico nel suo genere in tutta Italia, dal titolo ‘Bach in Blach. Violini e pianoforti, trombe e contrabbassi entreranno oggi nell’istituto penitenziario, tutto dal vivo, coi detenuti e gli agenti penitenziari come spettatori ad ascoltare veri musicisti professionisti. Momenti molto toccanti, con detentui e detenute in lacrime, commossi di fronte alle note dei violini e dei violoncelli, dei pianoforti e dei corni, tutti intenti a ripensare alle loro vite, ai loro sbagli e ai loro affetti che mancano da tempo. Scetticismo tra qualch recluso, che ha chiesto di pensare a cose più serie visto lo stato del carcere, ma alla fine l'emozione per una giornata paritoclare è stata generale.
Nel corso della giornata musica dal vivo anche nel suggestivo Giardino degli Incontri, lo spazio esterno, progettato dall’architetto Giovanni Michelucci, dove i detenuti incontrano i propri familiari.
- Nel pomeriggio ci sarà l’inaugurazione di due pianoforti verticali donati alla Scuola di Musica di Sollicciano, riservata ai figli degli agenti di Polizia Penitenziaria e degli operatori del carcere.