3 giugno 2017 ore: 12:24
Non profit

In Marocco nasce "Mères en ligne", la web radio delle madri nubili

Il progetto della ong Soleterre coinvolge 10 donne, formate sui temi della parità di genere e della comunicazione, che gestiranno una radio sul web. Obiettivo? Sostenere le madri che hanno avuto figli fuori dal matrimonio, discriminate e stigmatizzate
Marocco. "Mères en ligne". Radio

- RABAT (Marocco) – È nata a Rabat, in Marocco, la prima web radio gestita e dedicata alle madri nubili. A promuoverla è la fondazione Soleterre – Strategie di pace, organizzazione umanitaria che si occupa di garantire i diritti inalienabili delle persone che si trovano in condizioni di vulnerabilità sociale, psico-sanitaria ed educativa. Soleterre ha promosso la nascita di una web radio all’interno del progetto “Mères en ligne” (Madri in linea), che dal 2015 sostiene e difende, in collaborazione con l’associazione marocchina “100% Mamans” e con il sostegno dell’Unione europea, le madri che portano avanti una gravidanza al di fuori del matrimonio. Lo scopo dell’iniziativa è sostenere e dare voce a donne che finora non l’hanno mai avuta, che sono state escluse dalla loro comunità e che sono costrette a subire discriminazioni e stigmatizzazioni per tutta la loro vita. “Da sempre l’attività di sensibilizzazione e informazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sui temi della promozione dei diritti e della non discriminazione è al centro delle nostre attività, in Italia e nei Paesi dove interveniamo”, afferma Virginia Cobelli, responsabile comunicazione istituzionale di Soleterre. “Reputiamo, infatti, parte integrante della nostra attività agire per favorire ovunque i necessari cambiamenti culturali e legislativi che possano portare all’effettiva affermazione della giustizia sociale e il riconoscimento dei diritti umani, sociali e civili a tutte e tutti”.

Ancora oggi, nel Paese nordafricano, come fa sapere la ong, “una donna che affronta una gravidanza al di fuori del matrimonio può andare incontro a un forte stigma sociale culturale e religioso ed essere oggetto di forti discriminazioni: spesso intimorite a chiedere il riconoscimento del figlio al padre biologico, le madri non sposate sono considerate e trattate alla stregua di prostitute, al punto da essere di fatto private dei propri diritti fondamentali e non poter più trovare un lavoro, una casa e altri legami che permettano loro di ricostruirsi una vita dignitosa e serena”. Lo stigma sociale è così forte che il 36% di queste donne, al di sotto dei 25 anni, è costretta ad abbandonare il proprio figlio. In alcuni casi, addirittura, alcune ragazze madri decidono di percorrere la pericolosa strada dell’aborto clandestino. Anche da un punto di vista giuridico le ragazze madri sono gravemente colpevolizzate: l’articolo 490 del codice penale marocchino, infatti, punisce i rapporti sessuali extraconiugali con la reclusione da un mese a un anno.

In questo contesto indubbiamente difficile, Soleterre si propone di permettere alle madri nubili di condividere le loro esperienze ed essere protagoniste del loro riscatto sociale. Saranno 10 donne, in qualità di “rappresentanti comunitarie”, a dare voce a tutte le ragazze madri che in Marocco sono costrette a vivere in una condizione discriminata. La fondazione si è occupata inoltre di formare le donne che prenderanno parte alle trasmissioni sia sulle tematiche della parità di genere sia sulla comunicazione e sulla produzione radiofonica, così da porre la web radio al servizio delle loro richieste e del loro proposito di riscatto sociale nel modo più proficuo ed articolato possibile, all’interno di un palinsesto di 68 ore settimanali di trasmissione. (Simone Lippi Bruni)

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