Inail: "Gli infortuni sul lavoro entrino nel giudizio di qualità sulle opere"
ROMA – “Gli infortuni sul lavoro debbono entrare nel giudizio di qualità sulle opere, è valore di civiltà”. Il presidente dell’Inail Massimo de Felice ha preso in prestito le parole dell’architetto Renzo Piano, per introdurre oggi alla Camera, la sua relazione annuale al Parlamento. Un lungo intervento centrato su cinque punti: l’andamento decrescente degli infortuni e delle morti sul lavoro, la situazione finanziaria ed economica dell’Inail, le innovazioni nella politica degli investimenti, le nuove prospettive del processo di riorganizzazione e la gestione dei programmi ad alta tecnologia nell’ambito della protesica.
Più di sette milioni e mezzo di prestazioni sanitarie nel 2014. Nel corso del suo intervento, De Felice ha sottolineato che nel 2014 sono state effettuate dall’Inail più di 7 milioni e mezzo di prestazioni sanitarie. Le prestazioni per prime cure, effettuate presso i 131 ambulatori dell’Istituto sono state, invece circa 704 mila, 21 mila in più dello scorso anno, di cui il 93,5 per cento richieste a seguito di infortuni (la quota residua per malattia professionale). Inoltre sono state fornite a 3.000 pazienti circa 108.000 prestazioni riabilitative e 8.273 visite fisiatriche negli 11 centri di fisiochinesiterapia attivi in 5 regioni; il Centro protesi di Vigorso di Budrio ha registrato l’afflusso di circa 11.000 assistiti. “Il servizio SuperAbile ha continuato a sostenere con efficacia le azioni di reinserimento e di assistenza, consolidando la tendenza in aumento del numero di accessi al portale e di chiamate al contact center – sottolinea il presidente dell’Istituto -. Inail e SuperAbile sono stati premiati con gli Italian Paralympic Awards, per il contributo alla crescita e allo sviluppo del movimento paralimpico in Italia”.
Progetti per nuove protesi “l’impostazione è innovativa, la valenza sociale e politica alta”. Il presidente ha inoltre ricordato che nel 2013 è stata organizzata dall’Inail una collaborazione a rete, a cui partecipano l’Istituto italiano di tecnologia di Genova (l’Iit, per lo sviluppo di una protesi mano/polso e di un esoscheletro motorizzato per la deambulazione di soggetti paraplegici), l’Istituto di biorobotica della Scuola Superiore S. Anna di Pisa (per la realizzazione di un prototipo di falange, del dito della mano, in grado di restituire sensibilità tattile all’arto amputato), l’Università Campus biomedico di Roma (per un sistema di controllo dellaprotesi di arto superiore con interfacce neurali invasive). “L’Inail, col Centro protesi di Vigorso di Budrio, sta realizzando progetti di avanguardia. L’impostazione è innovativa, la valenza sociale e politica alta– sottolinea -È una storia moderna col cuore antico. Budrio è al centro della rete; con lo stile che fu dato da Johannes Schmidl, sin dagli anni ’60 del secolo scorso: miscela discipline e competenze, collega i nodi di eccellenza, nella ricerca tecnologica, con l’esperienza medica, tecnica, artigianale e riabilitativa”. In questo processo – aggiunge - i pazienti, cioè gli utilizzatori di protesi e ortesi, hanno il fondamentale di sperimentatori: partecipano cioè a pieno titolo al gruppo di progetto, come nel caso della mano protesica poliarticolata. “Se ne è avuta coinvolgente dimostrazione lo scorso aprile:durante la conferenza stampa per annunciare il primo risultato della “rete”, il signor Zambelli ha mostrato come col prototipo di protesi robotica potesse afferrare un bicchiere di carta senza accartocciarlo, eppure usare un martello per piantare un chiodo, e un trapano per forare; ha indicato su quali funzionalità la sperimentazione suggerisce miglioramenti –sottolinea -. Ora Resta un auspicio: la possibilità per l’Inail di partecipare a nuove imprese innovative e start up. Crediamo che l’Inail possa avere un ruolo importante in questo tipo di attività, che potrà essere rilevante per l’occupazione di giovani ricercatori, per il trasferimento efficace della tecnologia, per la rilevanza sociale delle realizzazioni. Se ci sarà bisogno di interventi normativi, abbiamo fiducia nell’aiuto dei Ministeri vigilanti e del Governo”.
Il presidente dell’Inail ha poi parlato della riorganizzazione delle attività di ricerca assorbite dall’Istituto che “mirano a rendere più efficaci le politiche di prevenzione”. “Sarà possibile anche offrire più coerenti contributi alla normativa e contenuti tecnici per i piani di formazione destinati tanto alle imprese e ai lavoratori, quanto agli stessi dipendenti Inail – afferma - Del resto nel 2014, l’impegno dei ricercatori, come già in passato, ha fornito risultati significativi in tema di stress lavoro-correlato, di analisi territoriale dei casi di mesotelioma, di percezione - da parte dei lavoratori – della qualità degli interventi per la sicurezza e, infine, di prognostica per il monitoraggio delle attrezzature industriali e gli accessori per la sicurezza di trattori e macchine agricole”.
Infine, per quanto riguarda gli investimenti, De Felice ha spiegato che nel 2014 la riduzione dei costi e il miglioramento dei rendimenti hanno costituito gli obiettivi di una rinnovata gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare dell’Istituto, attraverso l’adesione ai Fondi comuni di investimento immobiliare chiusi, gestiti da Invimit SGR, “Fondo comune a comparti-i3Core” con la sottoscrizione di quote pari a 440 milioni di euro e “Fondo comune i3Inail” con il conferimento di 47 immobili per un valore di circa 60 milioni; la vendita alla Cassa Depositi e Prestiti di immobili per un valore di 37 milioni di euro; la vendita, tramite le aste telematiche notarili, di immobili per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro. E la manifestazione di interesse a incrementare la propria partecipazione al capitale della Banca d’Italia fino al tetto del 3 per cento fissato per legge (dallo 0,7% a oggi detenuto).