Innovazione, a Firenze la startup che “corregge” l'inquinamento con le piante
FIRENZE - Monitorare la qualità dell'aria, 'correggere' i problemi di inquinamento e sottolineare come le piante possono migliorare la situazione. La startup Tea Group, nata a Signa (Firenze) a fine 2016, ha deciso di creare un'intera ala dell'azienda proprio all'ambiente: partiti dalla Toscana – con lavori a Prato, Arezzo, Livorno, Firenze, Pisa – poi il business si è espanso fino ad arrivare a collaborazioni con Autostrade per monitorare il tratto di strada del Brennero. La startup è candidata per l'edizione 2022 di “Primavera d'Impresa”, il premio alla creatività e all'innovazione imprenditoriale promosso dalla cooperativa Crisis. Le iscrizioni per il premio sono aperte fino al 3 giugno (informazioni su www.primaveraimpresa.it/), l’evento conclusivo si terrà, di nuovo in presenza, il 14 e 15 giugno al Palazzo Congressi di piazza Adua, a Firenze: ad oggi la rete di “Primavera d’Impresa” conta 580 aziende rappresentative di tutte le province toscane, più il 5% di aziende fuori regione.
Uno dei cinque soci di Firenze è Alessandro Zaldei (che è anche ricercatore del Cnr): “Abbiamo grande attenzione per l'ambiente e siamo in grado di monitorare dove la situazione necessita di correttivi - ha dichiarato -. Ad esempio nella Piana di Lucca abbiamo creato un monitoraggio che ci permette di vedere l'impatto delle polveri sulla zona e la mitigazione con le piante. E abbiamo poi distribuito in tutto il mondo, grazie ad un accordo commerciale con una società italo-francese, 7mila device, piccole centraline che misurano i principali parametri dell'aria”. La startup ha collegamenti anche in Spagna: “Abbiamo sviluppato un'idea nuova, in collaborazione con la Regione Toscana – ha spiegato Zaldei -. In pratica monitoriamo la qualità dell'aria all'interno dei beni museali: in Spagna abbiamo iniziato col museo di Altamira”.
In futuro l'obiettivo è estendersi sempre di più, oltre che continuare a diversificarsi. Da questo punto di vista Tea Group lavora nel settore militare (con assemblaggi elettromeccanici, montaggi schede elettroniche e cablaggi), nell'agricoltura di precisione e nella produzione e vendita di apparati illuminotecnici a led.