Insieme senza muri: in marcia per "costruire una società aperta"
MILANO - "Il mio augurio è che la marcia del 20 maggio segni un passaggio nelle coscienze delle persone": Paolo Petracca è il portavoce del Forum del terzo settore (tra gli organizzatori dell'evento) e presidente delle Acli di Milano. "Abbiamo ogni giorno bisogno di costruire una società aperta -afferma per spiegare il senso dell'iniziativa per la quale è prevista la partecipazione di oltre 10mila persone-. E c'è già chi si impegna per questo. Sabato è il momento in cui questo impegno diventa palese agli occhi di tutti".
Le Acli di Milano hanno organizzato oltre 30 incontri per promuovere la marcia "Insieme senza muri" e per creare momenti di dibattito sul tema dell'accoglienza. "Mi sembra significativo che dopo Barcellona ora scenda in piazza Milano. Le grandi città europee sono luoghi in cui si concentrano i problemi ma anche le risposte. Certo il futuro potrà essere difficile, ma se si parte dalla consapevolezza che siamo tutti parte di un'unica famiglia, potremo costruire condizioni di vita migliori. Senza esclusioni".
"Mi aspetto che dalla marcia nasca un clima diverso, con una nuova disponibilità al dialogo, a creare occasioni di confronto", spiega Ivan Nissoli, presidente del Ciessevi - Centro servizi per il volontariato. "Siamo una rete di associazioni e tante di loro aderiscono e quindi saremo con loro in piazza -aggiunge-. E lo spirito non è quello della protesta o della contestazione, bensì quello dell'apertura. Per questo sarà una marcia festosa. L'accoglienza, del resto, non è un tema che si può relegare nell'emergenza. Anzi, è proprio il contrario. L'immigrazione è un fatto strutturale, non ha senso fare polemiche su chi è contro e chi è a favore. Occorre costruire ponti, non muri". (dp)