25 giugno 2013 ore: 10:30
Disabilità

Invalidità civile, ecco come cambiare: le proposte di Cittadinanzattiva

Nel rapporto le proposte per migliorare la situazione attuale: attenzione alla semplificazione dell’iter burocratico per dare risposte più veloci ai cittadini e far pagare meno la collettività e alla revisione delle linee guida operative
Disabili e lavoro - ombra uomo con valigetta e carrozzina

ROMA – Contenute nel I rapporto sull’invalidità civile e la burocrazia, ecco le proposte di Cittadinanzattiva per invertire una tendenza che, come denuncia l’associazione, pare mirare sopra tutto e tutti, anche se in modo non dichiarato, a contenere quanto più possibile la spesa assistenziale nel nostro paese.

Per prima cosa va messa a punto una semplificazione dell’attuale iter amministrativo di riconoscimento dell’invalidità civile. Poi, va annullata la Comunicazione interna del direttore generale Inps delle “linee guida operative” del 20 settembre 2010, con riguardo ai criteri di riconoscimento dell’indennità di accompagnamento: “Ciò garantirebbe – spiega il rapporto - il rispetto della volontà del Parlamento, il quale si era già espresso sull’argomento (bocciando l’emendamento al Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, poi convertito nella Legge 30 luglio 2010 n. 122, che tentava di restringere i criteri per la concessione dell’indennità di accompagnamento).

Terza proposta, l’approvazione del ddl n. 538 che in modo esplicito pone come limite reddituale per ottenere la provvidenza economica legata all’invalidità civile parziale o totale solo il reddito personale, senza considerare il reddito dell’eventuale coniuge. Il ddl è una risposta concreta alla Circolare n. 149 del 28 dicembre 2012 dell’l'Inps che aveva previsto che si dovesse fare riferimento anche al reddito del coniuge: l’Istituto l’ha temporaneamente ritirata, ma se trovasse nuovamente applicazione metterebbe a rischio le pensioni di oltre 850.000 persone.

Le altre proposte di Cittadinanzattiva sono le seguenti: che prosegua e si concluda l’Indagine Conoscitiva sulle procedure di accertamento delle minorazioni civili da parte dell'Inps, avviata dalle Commissioni 11ma (Lavoro, previdenza sociale) e 12ma (Igiene e sanità); che venga ripristinata la possibilità d’impugnazione del giudizio di primo grado sul ricorso giudiziario da parte dei cittadini contro i verbali emessi dall’Inps; che l’Inps istituisca presso i propri uffici un tavolo permanente e paritetico di confronto, composto dalle organizzazioni civiche di tutela del diritto alla Salute, dalle organizzazioni di tutela dei diritti delle persone con disabilità, dai rappresentanti dei Ministeri coinvolti, nonché dai rappresentanti dell’Inps, per “individuare le misure necessarie per superare le criticità del sistema e a formulare proposte di miglioramento condivise”. Infine, che contro il fenomeno delle assegnazioni indebite delle indennità, lo Stato avvii azioni ad hoc anche nei confronti dei propri funzionari che violano le norme, e non soltanto attraverso controlli, in molti casi vessatori, nei confronti dei cittadini. (ep) (vedi lanci successivi)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news