Emilia-Romagna, aumento rette nelle strutture per anziani e disabili. Ira dei sindacati
PARMA - "Dal primo gennaio, per decisione della Regione Emilia-Romagna, sono aumentate di 4,10 euro al giorno le rette a carico di anziani e disabili ricoverati nelle strutture residenziali, le nostre case protette per le persone non autosufficienti". La denuncia arriva dai sindacati dei pensionati di Parma Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, che insieme alle rispettive confederazioni provinciali affermano: "Si tratta di una decisione grave a cui le organizzazioni sindacali si sono opposte chiedendo quantomeno un aumento più contenuto, oltre a nuove regole sull'accreditamento socio sanitario". Infatti "crediamo che un aumento di 123 euro al mese, senza nessuna garanzia di miglioramento del servizio e in un momento di crisi, con l'inflazione a due cifre e le pensioni e gli stipendi bloccati, vada a colpire oltremodo le famiglie e le fasce più deboli".
Per questo, continuano i sindacati, "avevamo chiesto anche di valutare l'introduzione dell'Isee al fine di graduare un possibile aumento in base alle condizioni economiche degli ospiti ricoverati e delle loro famiglie ma non siamo stati ascoltati". Dopo mesi di trattative, evidenziano ancora le parti sociali, "non possiamo che rammaricarci per questo miope provvedimento. Viviamo in una società sempre più longeva, dove ben presto gli anziani soli rappresenteranno un terzo della popolazione, almeno nella nostra regione". Questo, concludono, "ci impone di tracciare una strada per rimodulare e rinnovare il sistema dei servizi e un aumento delle rette non ci sembra una buona partenza". (DIRE)