11 agosto 2014 ore: 12:02
Società

Iraq, la comunità araba in Italia: "Mosul è ormai un cimitero a cielo aperto"

Il commento del presidente de La comunità del mondo arabo in Italia, Foad Aodi: ''No alla violenza sulle donne e sulle bambine, no alla violenza nei confronti dei cristiani". La strada: avviare una risoluzione diplomatica in Iraq, Libia e Medio Oriente
Miliziani dell'isis marciano a Mosul, fondamentalismo islamico

ROMA - “Mosul è ormai un cimitero a cielo aperto”. E' il commento del presidente de La comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), Foad Aodi. Accorato è l’appello a non perdere più un minuto, a non aspettare più richieste o proposte. Questo è il tempo di salvare i civili assediati sulle montagne, perché, continua Aodi, “siamo stanchi di contare tutti i giorni i morti e le vittime innocenti per colpe che non hanno o per la loro appartenenza religiosa od altro”. La maggiore preoccupazione è quella di un rapido peggioramento della già drammatica situazione in Iraq, immaginando le inevitabili conseguenze che un rischioso colpo di stato potrebbe avere negli altri paesi arabi, in primis in Libia.

“Salviamo la democrazia e la libertà religiosa e con determinazione diciamo no alla violenza sulle donne e sulle bambine, no alla violenza nei confronti dei cristiani, no allo scontro interreligioso, no ad azioni miliari, no ad un altro Iraq per non risolvere il problema ma solo rimandarlo, come è successo fino adesso”- conclude Aodi, auspicando finalmente l’avvio di una risoluzione diplomatica efficace in Iraq, Libia e Medio Oriente.

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