28 novembre 2017 ore: 12:38
Disabilità

Istituito il fondo nazionale caregiver, Gualmini: “Notizia rivoluzionaria”

Approvato in commissione Bilancio al Senato all’unanimità l’emendamento alla finanziaria che introduce il fondo per chi si prende cura dei propri familiari gravemente disabili. La dotazione sarà di 60 milioni di euro in 3 anni. Emilia-Romagna prima regione a introdurre una legge sui caregiver
Caregiver, badante di spalle

BOLOGNA – “L’approvazione all’unanimità in commissione bilancio del Senato dell’emendamento 30 bis, che introduce il primo Fondo nazionale per i caregiver è una notizia rivoluzionaria”. Lo ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, commentando la notizia dell’emendamento alla manovra, che istituisce il Fondo destinato a chi presta assistenza a familiari non autosufficienti e gravemente disabili. “Siamo stati la prima regione a introdurre la legge regionale sui caregiver – sottolinea la vicepresidente – e sappiamo bene cosa voglia dire per centinaia di migliaia di famiglie farsi carico dell’assistenza di un familiare non autosufficiente per moltissimi anni o per tutta la vita”. La Regione ha appoggiato sin dall’inizio la costituzione del Fondo (che prevede 60 milioni di euro in 3 anni), “perché istituire una voce di bilancio dello stato ad hoc, significa annunciare la nascita di una nuova politica pubblica, di un nuovo importantissimo aiuto a favore dei cittadini più deboli. Anche per la lotta contro la povertà – aggiunge Gualmini – il primo passaggio è stato quello di creare un Fondo e ora, dopo tre anni, siamo ormai a regime con le diverse misure e un nuovo pilastro del nostro welfare”.

L’Emilia-Romagna è stata la prima regione ad adottare un provvedimento che riconosce il ruolo del familiare, del convivente, dell’amico che si prende cura di una persona non autosufficiente: la legge regionale “Norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver famigliare (persona che presta volontariamente cura ed assistenza)” riconosce e valorizza la figura del caregiver familiare in quanto componente informale della rete di assistenza alla persona e risorsa del sistema integrato dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari. Con questa legge la Regione ha voluto rendere più omogenee le risposte sul territorio, valorizzare l’apporto di queste persone e sostenerle nella loro vita, oltre che nell’attività di cura, anche attraverso un rapporto più strutturato con i servizi, le associazioni, il volontariato. “Ci sentiamo – conclude Gualmini – un po’ precursori di questa bella novità e apprezziamo molto anche la definizione larga di caregiver, che riprende la nostra legge e tutti gli sforzi importantissimi delle diverse associazioni. Da oggi un altro pezzo di storia del welfare è iniziato”. (lp)

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