31 maggio 2016 ore: 13:38
Salute

Istituto tumori: cinque sigarette inquinano quanto una locomotiva

Quanto inquina una locomotiva, o meglio, quante sigarette bastano per inquinare quanto una locomotiva a gasolio? Soltanto cinque. L'esperimento, condotto dal dottor Roberto Boffi, pneumologo dell'Istituto Nazionale dei Tumori insieme al suo t...

Roma - Quanto inquina una locomotiva, o meglio, quante sigarette bastano per inquinare quanto una locomotiva a gasolio? Soltanto cinque. L'esperimento, condotto dal dottor Roberto Boffi, pneumologo dell'Istituto Nazionale dei Tumori insieme al suo team di collaboratori della Tobacco Control Unit dimostra che le quantita' di PM10, quindi le polveri sottili, prodotte da una locomotiva, sono pari a quelle rilasciate da cinque sigarette. Il video dell'esperimento e' stato mostrato, questa mattina, nell'Aula Bonadonna dell'Istituto Nazionale dei Tumori per dimostrare quanto il fumo possa essere dannoso per la salute. L'appello si fa ancora piu' forte oggi nella Giornata Mondiale contro il Tabacco, che da anni viene celebrata in Istituto. "Anche quest'anno abbiamo dimostrato, davanti agli studenti delle scuole superiori, l'incredibile capacita' della sigaretta di emettere polveri sottili mettendola a confronto con altre fonti di inquinamento: abbiamo deciso di comparare l'inquinamento di sigaretta con le emissioni di un locomotore", dice il dottor Boffi. L'esperimento si e' svolto allo stabilimento Marcegaglia di Ravenna, ed e' stato mostrato in anteprima questa mattina durante l'evento presentato da Nicoletta Carbone, giornalista radiofonica e dalla "Iena" Andrea Agresti. "Mentre un locomotore produce 350 microgrammi/metro cubo di PM10, una sigaretta produce 717 microgrammi/metro cubo di polveri sottili nello stesso lasso di tempo; quindi 5 sigarette inquinano quanto un locomotore a parita' di tempo di emissione", dicono i ricercatori dell'Istituto. "Il fumo passivo puo' essere qualitativamenteaddirittura piu' dannoso del fumo attivo, in quanto le sostanze tossiche e cancerogene emesse dalla sigaretta sonopiu' concentrate nell'aria- commenta Boffi- Questi esperimenti dimostrano che anche all'aperto una sola sigaretta puo' emettere una quantita' di polveri sottili veramente notevole". Durante la mattinata sono stati inoltre presentati i dati di una ricerca dell'Istituto, pubblicata la scorsa settimana sull'European Respiratory Journal, in cui e' stato misurato l'apporto del fumo passivo (Shs) sull'inquinamento ambientale outdoor, messo a confronto con quello da traffico veicolare, in zona Brera a Milano. Cosi' in un comunicato l'Istituto Nazionale Tumori.

"Due analizzatori di particolato e due sensori della nicotina sono stati installati a Milano sui balconi al primo piano di due appartamenti in via Fiorichiari e in via Pontaccio e lasciati in funzione dalle ore 12,00 di un sabato fino alle ore 12,00 della domenica successiva- spiegano i ricercatori dell'Istituto- Il consumo di sigarette e il livello del traffico sono stati misurati e valutati nei risultati. Dalle ore 20,30 alle ore 02,00 abbiamo contato un totale di 1.396 fumatori in Fiorichiari ed di 2.513 veicoli in Pontaccio". Nello studio abbiamo paragonato l'inquinamento di una strada molto trafficata del centro di Milano con una pedonale e caratterizzata da alti edifici che ne limitano la naturale circolazione dell'aria (strade di questo tipo vengono denominate anche "street canyon"). Il risultato e' stato sorprendente: nelle ore serali, cioe' tra le 18 e le 24, la qualita' dell'aria era peggiore nella zona pedonale rispetto alla zona trafficata, dato evidentemente correlato al fatto che, proprio durante quelle ore, si erano concentrati nella zona ad alta concentrazione di bar e di locali, il maggior numero di fumatori. Dopo la mezzanotte, invece, quando i bar e i ristoranti chiudevano, la qualita' dell'aria migliorava fino a invertire i valori rilevati, che indicavano quindi una maggior presenza di PM nella zona trafficata rispetto alla zona pedonale. "A fronte dei risultati ottenuti con il nostro studio, sarebbe decisamente auspicabile l'attuazione di norme che tutelino i non fumatori dall'esposizione al fumo passivo anche in ambienti all'aperto", conclude Boffi. La giornata e' proseguita con diverse testimonianze, da parte del direttore scientifico dell'Istituto Nazionale dei Tumori, Giovanni Apolone, e di Ugo Pastorino e Marco Guzzo, rispettivamente direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica e della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria dell'Istituto Nazionale dei Tumori. Testimonial delle Giornata senza fumo Daniele Massaro, ex calciatore della Nazionale italiana e Andrea Zorzi, ex pallavolista della Nazionale italiana, che hanno ricordato ai ragazzi l'importanza di una vita sana e senza fumo, per tutti e in particolare per chi svolge attivita' sportiva, conclude l'Istituto Nazionale Tumori. (DIRE) 

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