6 dicembre 2017 ore: 14:55
Economia

Italia al gelo: così comuni e associazioni aiutano senza dimora e anziani

Raccolte di coperte e sacchi a pelo, promozione dell’accoglienza diffusa, nuove unità di strada e un’attenzione anche agli anziani soli nelle zone più fredde del paese. Entrano in azione i piani antifreddo nelle città italiane e le Misericordie potenziano gli interventi su tutto il territorio
Emergenza freddo, uomo chiede elemosina sotto la neve, povertà senza dimora

ROMA - Regali di natale originali, gare di solidarietà, accoglienza diffusa, nuovi posti letto, anche per i senza dimora che hanno un cane, nuove unità di strada e un’attenzione anche agli anziani soli. È così che amministrazioni locali e terzo settore rispondono alle temperature andate a picco un po’ in tutta Italia e all’inverno che avanza. Da Bolzano a Roma, sono già attivi i piani per affrontare il freddo a favore di chi vive per strada, ma non solo. Tante le iniziative organizzate dal mondo delle associazioni a supporto delle attività predisposte dai comuni. Come quella annunciata dalle Misericordie italiane che promettono l’attivazione di nuove unità di strada con un “sostegno ancora più strutturato” a favore dei senza dimora. Le unità di strada, spiegano i volontari, avranno il compito di “assistere tutti coloro che non hanno un riparo: offrendogli ristoro con cibo e bevande calde, accompagnandoli verso gli asili notturni o, in caso di rifiuto, fornire indumenti e coperte in modo da permettergli di superare la notte”. Già lo scorso anno le Misericordie avevano accolto l’appello di Papa Francesco che invitava ad aprire le porte ai senzatetto, mettendo a disposizione le sedi come riparo per la notte. “Da quest’anno l’obiettivo è di andare oltre - spiegano - e di offrire assistenza puntuale ed adeguata in coordinamento con i servizi sociali dei comuni ed attivare anche percorsi di presa in carico delle persone. L’Area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia sarà a disposizione di tutte le Confraternite per il supporto e la progettazione del servizio”.

Da Torino a Firenze, da Milano a Roma, intanto, sono tante le amministrazioni locali che insieme al terzo settore hanno predisposto per tempo dei piani di intervento per affrontare un’emergenza che in realtà si ripete ogni anno. A Roma saranno l’Esercito della Salvezza, l’Istituto Opera Don Calabria, la Comunità Sant’Egidio e il Centro Astalli a gestire i servizi di accoglienza diurna a bassa soglia nel periodo invernale, messi a bando da Roma Capitale. I servizi, spiega il comune, sono garantiti dal primo dicembre fino a fine aprile e vedono l’attivazione di 245 posti di accoglienza al giorno in centri notturni, di cui 80 in centri aperti tutto il giorno e 200 accoglienze al giorno in centri diurni. Posti che vanno ad aggiungersi a quelli già presenti nel circuito ordinario. Anche la Caritas diocesana di Roma, inoltre, ha rafforzato l’accoglienza per i mesi più freddi dell’anno, lanciando un appello per una raccolta di sacchi a pelo per l’inverno, che verranno raccolti dall’ostello Don Luigi Di Liegro. Oltre ai 600 senza dimora, singoli e famiglie, accolti durante tutto l’anno, inoltre, è stato potenziato il Servizio Notturno Itinerante con quattro equipe di operatori e volontari nelle zone in cui i senza dimora rischiano di rimanere isolati ed emarginati. A dare una mano anche 24 parrocchie, dove resteranno a disposizione fino ad aprile 70 posti di accoglienza straordinari. Ad esser colpiti dal freddo di questi giorni anche gli occupanti dell'atrio della basilica dei Santissimi Apostoli. Per loro, un team di medici dell'associazione Medicina Solidale interverrà per fare uno screening medico e nutrizionale. “Non possiamo dimenticarci di chi vive in strada in condizione di vera emarginazione - spiega Lucia Ercoli, direttore sanitario dell'Associazione Medicina Solidale -. Soprattutto le donne e i bambini devono essere tutelati. Con l'arrivo delle temperature rigide occorre sostenerli e aiutarli perché a causa del freddo a volte si rischia anche la vita”. 

A Bologna sono 287 i posti disponibili tra strutture cittadine e parrocchie messi a disposizione dal primo dicembre con il Piano per l’accoglienza notturna delle persone che vivono in strada gestito da Asp. Un piano che ha visto anche l’attivazione in anticipo di 30 posti a causa delle basse temperature delle scorse settimane. Due le strutture per il riparo diurno, mentre le unità di strada sono presenti cinque giorni a settimana e, quotidianamente, in presenza di allerta gelo per monitorare la situazione di chi vive per strada. A Bolzano, in questi giorni, è la Caritas a lanciare un’appello a quanti sono in cerca di un regalo di natale diverso con l’iniziativa “regali solidali”. “Un pasto caldo e una notte in un letto, per una persona senza dimora, costano 20 euro - spiega la Caritas di Bolzano -: un dono che può essere fatto ad amici, parenti e conoscenti certificandolo con una apposita cartolina simbolo del regalo”. Secondo la Caritas, infatti, in Alto Adige sono tra 500 e 700 le persone senza un alloggio. “Dormono in condizioni precarie in case destinate alla demolizione, in vecchi fienili, sotto i ponti, in ripari di fortuna, sulle panchine dei parchi. La Caritas cerca di aiutarle, offrendo loro un alloggio in una delle nove strutture gestite per questo scopo”. A Firenze, invece, da lunedì 4 dicembre sono stati messi a disposizione quasi 250 posti letto con il piano straordinario per i senza fissa dimora. Posti che andranno ad aggiungersi a quelli ordinari. “Rispetto agli anni scorsi abbiamo circa 30 posti in più - ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Sara Funaro - che in caso di forte freddo posso arrivare a 50 in più. Questo dimostra la sensibilità dei fiorentini, quando la cittadinanza è attiva si può realmente attivare quella sussidiarietà che dà risposte concrete”.

A Torino, aperto all’accoglienza straordinaria contro il freddo anche l’Arcivescovado della città. Un’iniziativa che va a potenziare un piano che resterà attivo fino a fine marzo e vedrà coinvolte la Protezione civile, la Polizia municipale, la Città della Salute, l’Asl e la Diocesi torinese per interventi straordinari che porteranno la disponibilità di posti letto fino a 800. Anche quest’anno, inoltre, l’amministrazione torinese punta sull’accoglienza diffusa di singole persone o famiglie presso cittadini “individuati e supportati” da associazioni o organizzazioni di volontariato, nonostante lo scorso anno tale iniziativa non sembra aver avuto successo. “A favore degli enti che presentano progetti in questo ambito è previsto un rimborso spese di 300 euro mensili forfettario nel caso di ospitalità di una persona - si legge in un documento del comune  -; tale rimborso potrà raggiungere un importo massimo di 700 euro mensili qualora l’ospitalità sia rivolta ad interi nuclei familiari in relazione alla loro dimensione ed alla tipologia degli spazi messi a disposizione”. A Milano, invece, a fine novembre una gara di solidarietà ha permesso di raccogliere circa 38 mila capotti e coperte a favore dei senza fissa dimora della città in vista dell’arrivo del freddo. Una raccolta organizzata da diverse associazioni del territorio che va a sostenere il piano del comune che anche nel 2017 ha predisposto numeri raddoppiati rispetto a quelli del 2013, con oltre 2.700 posti a disposizione. “Da quest’anno abbiamo potenziato l’accoglienza anche per i senza dimora che hanno un cane ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino -, in via Graf troveranno un posto per sé e per i propri animali”. Saranno 18, inoltre, le unità mobili notturne, mediche e psicologiche, utilizzate con turni su tutta la settimana e coordinate dal Centro Aiuto Stazione Centrale. Tanti e diversi, quindi, i piani contro il freddo attivati nei tanti comuni del Centro Nord Italia, anche nelle città più piccole. E c’è chi, oltre ai senza fissa dimora, pensa anche ai tanti anziani soli che vivono in difficoltà economica e che non riescono a riscaldare adeguatamente la propria abitazione. Come nel caso di Pordenone dove il comune ha predisposto un piano antifreddo pensato proprio per gli over 65 che vivono in città. Nei giorni scorsi, infatti, è stato diffuso un volantino con tutte le informazioni utili in caso di difficoltà. Gli anziani, ma non solo loro, potranno rivolgersi alle associazioni di volontariato per chiedere una mano per i trasporti, la spesa, per i farmaci o per un soccorso alimentare in caso di “nevicate o temperature massime sotto lo zero termico per tre giorni consecutivi”.(ga)

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