26 giugno 2014 ore: 11:32
Società

Italiani mediamente soddisfatti delle proprie condizioni vita

Rapporto Bes. Soddisfazione mediamente elevata tra gli italiani per le condizioni della propria vita. La soddisfazione dei cittadini nei confronti della vita nel suo complesso continua ad essere elevata

Roma - Soddisfazione mediamente elevata tra gli italiani per le condizioni della propria vita. Secondo il rapporto Bes presentato oggi da Cnel-Istat, "la soddisfazione dei cittadini nei confronti della vita nel suo complesso continua ad essere mediamente elevata- si legge- Anche se il perdurare di una difficile situazione economica e sociale ha tuttavia peggiorato la percezione per alcuni segmenti di popolazione". Nel 2013, infatti, "dopo la forte contrazione registrata nel 2012, la quota di popolazione che dichiara elevati livelli di soddisfazione per la propria vita, indicando punteggi compresi tra 8 e 10, e' sostanzialmente invariata (35%)".

Non sono pochi, pero', quanti si attestano su punteggi che manifestano una situazione in ulteriore peggioramento. "È questo il caso dei giovani di 20-24 anni, per i quali l'indicatore di soddisfazione cala dal 37% del 2012 al 32,5% del 2013 (nel 2012 era gia' sceso di 10 punti rispetto al 45,8% dell'anno precedente). Stesso andamento si osserva anche tra i laureati (l'indicatore di soddisfazione cala dal 43,4% del 2012 al 41,7% del 2013) e tra i residenti nel Nord (l'indicatore cala dal 40,6% al 39,5% dopo gli oltre 8 punti persi nel 2012). Nel Settentrione, inoltre, diminuisce la percentuale di quanti guardano al futuro con ottimismo (dal 27,1% del 2012 al 25,6% del 2013), contro una sostanziale stabilita' osservata, in media, per l'intero Paese".

A fronte di valori pressoche' costanti riguardo la soddisfazione per la propria vita e le aspettative per il futuro, "la soddisfazione per il tempo libero mostra una flessione un po' in tutto il Paese. La quota di popolazione che si dichiara molto o abbastanza soddisfatta per il tempo libero, infatti, passa dal 65,9% del 2012 al 63% del 2013. La flessione e' piu' marcata per le classi di eta' anziane e nel Centro-Nord. Le donne si confermano meno soddisfatte degli uomini (61,2% contro il 65%), con differenze che si accentuano a partire dai 45 anni in poi. Inoltre, nella soddisfazione per il tempo libero, le differenze tra le diverse classi sociali tendono ad ampliarsi, a svantaggio delle persone con titolo di studio basso, degli operai, dei disoccupati e dei ritirati dal lavoro". (DIRE)

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