15 giugno 2017 ore: 10:39
Immigrazione

Ius soli, Furlan (Cisl): a chi è nato in Italia è gesto di civiltà

Roma - "La politica deve prendere atto che i tempi sono ormai maturi, che dare la cittadinanza alle "seconde generazioni" e' un gesto di democrazia, di civilta' e di giustizia sociale". Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furl...
Bandiere italiane appese. Cittadinanza

Roma - "La politica deve prendere atto che i tempi sono ormai maturi, che dare la cittadinanza alle "seconde generazioni" e' un gesto di democrazia, di civilta' e di giustizia sociale". Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, in un lungo post sulla pagina Facebook della Cisl.

"Non dobbiamo piu' permettere che la vita di ragazzi a tutti gli effetti italiani sia legata ad un permesso di soggiorno ed al rischio di un foglio di via- aggiunge-. Sono piu' di un milione gli italiani senza cittadinanza, considerati stranieri dalle nostre istituzioni e dalle leggi, ma di fatto persone che studiano nelle nostre scuole, si laureano nelle nostre Universita', lavorano e pagano le tasse come ciascuno dei cittadini italiani. Ecco perche' sono assolutamente inconcepibili le titubanze del ceto politico, le divisioni ideologiche in Parlamento sull'approvazione definitiva della nuova Legge sulla cittadinanza. Il Senato deve approvare prima della fine della legislatura le norme gia' votate dalla Camera due anni fa. Le istanze di tutela e di promozione richieste da questi "giovani di seconda generazione" non devono e non possono essere disattese".

"Non possiamo consentire che li' dove l'integrazione ha superato ogni diversita', sia la politica ad alzare le barriere. Sarebbe un errore molto grave. Non facciamo diventare questo tema oggetto di ulteriori populismi, di 'revanche' politiche o il terreno di rigurgiti di sentimenti xenofobi che nulla hanno a che fare con la storia di un paese di immigrati come e' stata l'Italia. Ecco perche' facciamo appello al senso di responsabilita' di tutte le forze politiche affinche' mettano da parte le divisioni e diano finalmente al Paese ed ai figli d'immigrati nati e/o cresciuti in Italia il diritto di essere considerati definitivamente italiani", conclude Furlan. (DIRE)

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