10 novembre 2017 ore: 16:29
Immigrazione

Ius soli, Manconi : degli ultimi nove ministri dell'Interno, otto sono favorevoli

Degli ultimi nove ministri dell'Interno, otto sono favorevoli alla legge sullo Ius soli. Il sondaggio porta la firma del parlamentare Luigi Manconi (Pd), che ha spiegato di aver contattato i ministri intervenendo oggi a Bologna all'iniziativa organi...

ROMA - Degli ultimi nove ministri dell'Interno, otto sono favorevoli alla legge sullo Ius soli. Il sondaggio porta la firma del parlamentare Luigi Manconi (Pd), che ha spiegato di aver contattato i ministri intervenendo oggi a Bologna all'iniziativa organizzata dal sindaco Virginio Merola per sollecitare l'approvazione del provvedimento entro la fine della legislatura. L'esito della consultazione tra chi ha gestito il Viminale e' bipartisan, lascia intendere Manconi citando i nomi di Giuseppe Pisanu e Anna Maria Cancellieri tra quelli da cui e' arrivata una risposta positiva. "Su nove ministri dell'Interno, ad eccezione di uno solo", riferisce il parlamentare, tutti gli interpellati "hanno detto di essere d'accordo sottolineando che la legge puo' contribuire in maniera significativa alla sicurezza collettiva".

Per Manconi, intanto, l'obiettivo e' a portata di mano. "Non va scordato nemmeno per un secondo che esattamente 30 giorni fa questo provvedimento era dato come definitivamente archiviato" rispetto all'attuale legislatura, sottolinea Manconi: "Se non e' piu' cosi', perche' questo provvedimento e' tornato al centro della discussione pubblica ed e' assai probabile che venga discusso nell'aula del Senato negli ultimi dieci giorni di novembre, lo si deve all'azione collettiva" di sindaci, Consiglio comunali e regionali, mondo della scuola. A questo punto "siamo ad un passo dalla possibile approvazione, magari- manda a dire il parlamentare dem- con un voto di fiducia, se questo si rivela necessario. Io sono in Senato dal 2013 e in questi cinque anni ho dovuto rispondere a 66 richieste di fiducia".

A questo punto, "penso che una 67esima richiesta di fiducia su un diritto cosi' ragionevole, saggio e lungimirante- conclude Manconi- sia il minimo che possa chiedere affinche' questa legislatura recuperi il suo onore e il suo decoro". Sul tema sicurezza si sofferma anche la relatrice del testo, Marilena Fabbri: la cittadinanza "non e' ne' un premio ne' un regalo" ed e' un fattore in grado di "rafforzare il senso di appartenenza al Paese e anche la sicurezza nazionale, come ripete spesso il ministro dell'Interno, Marco Minniti". Detto cio', quella in discussione "e' una legge di compromesso" perche' "nasce gia' fortemente ridimensionata nei suoi obiettivi", sottolinea la parlamentare, ricordando che per la cittadinanza si prevedono "requisiti molto pesanti e non generici". Ed e' una legge che "fotografa un cambiamento del Paese", aggiunge Fabbri: oggi terra di immigrazione dopo esserlo stata di emigrazione, con lo Ius sanguinis finalizzato a tenere legato al Paese d'origine chi lasciava l'Italia, anche dal punto di vista economico.

L'obiettivo e' "farcela ad arrivare prima di Natale a concludere il percorso", confida un'altra parlamentare del Pd che ha risposto all'appello di Merola, Sandra Zampa: "Che si tratta di una legge utile lo dicono i dati, in un Paese che oggi deve basare la difesa del benessere acquisito e delle prospettive di crescita non solo sul ricambio biologico, visto che i decessi sono superiori alle nuove nascite, ma anche sul ricambio sociale e quindi sull'immigrazione". La partita e' ancora aperta e in questo va dato atto a Bologna di aver tentato, ancora una volta di "essere da stimolo e mostrare che si puo' fare meglio", conclude Zampa. (DIRE)

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