Ius soli, Uil: "Primo passo avanti, 300 mila bambini avranno la cittadinanza"
ROMA – “L’accordo raggiunto ieri in I Commissione alla Camera sulla riforma della vecchia legge sulla cittadinanza è certamente un risultato parziale, ma va considerato un positivo passo in avanti”. Lo afferma in una nota Guglielmo Loy, segretario confederale Uil, commentando il primo via libera al testo che modifica la legge 91/92.
“E’ vero che si restringe la platea degli aventi diritto ai figli nati in Italia di stranieri con permesso di soggiorno di lungo periodo (compresi quelli che hanno fatto la domanda) – spiega – e che questo introduce la necessità di avere un reddito per ogni persona della famiglia pari almeno all’importo annuo dell’assegno sociale, cioè di 5.830,63 euro. ma è una condizione che giudichiamo minima e, quindi, non discriminatoria. E’ bene ricordare che, attualmente, oltre la metà dei cittadini di Paesi Terzi è in possesso o ha richiesto l’ex carta di soggiorno. La riforma prevede, inoltre, che i minori non nati in Italia dovranno completare un ciclo scolastico”.
Per Loy sono “molti gli aspetti certamente migliorabili di questo testo di riforma e non è stato un bene, ad esempio, stralciare la parte riguardante la naturalizzazione, resta comunque il fatto che se questa nuova legge andrà in porto senza ulteriori modifiche, si aprirà la strada della cittadinanza italiana a circa 300mila bambini ora non italiani”. Per questo motivo il giudizio della Uil sul testo uscito dalla I Commissione resta “moderatamente positivo ed in parte premia chi ha sollecitato, da anni, la politica a prendere atto, come hanno fatto moltissimi Paesi, dei profondi cambiamenti della nostra società”.