Kyenge a Bergamo, Cir: "Chiederemo al ministro una legge sull'asilo"
MILANO – "Chiederemo al ministro Cécile Kyenge di fare pressione per una legge organica sui rifugiati". Parola di Bruno Goisis, responsabile del Consiglio italiano per i rifugiati di Bergamo. Dalle 17 la città lombarda ospita il ministro dell'Integrazione per una conferenza sul tema dell'immigrazione, organizzata dall'università. Un'occasione per fare il punto sullo stato di salute dell'accoglienza nelle valli bergamasche.
"A mio avviso – prosegue Goisis – c'è un vuoto legislativo: sono 20 anni che il Cir chiede all'Italia di dotarsi di una legge organica sull'asilo politico. Siamo gli unici in Europa a non averla". Il problema, precisa Goisis, non sono sempre i soldi: Bergamo ha vinto diversi bandi per finanziamenti europei (fondi Fer e Fei). A giugno si è concluso "Artigiani di se stessi", un progetto da 350mila euro che ha visto protagonisti di corsi d'inserimento lavorativo delle province di Bergamo e Brescia.
Con l'emergenza Nord Africa, il Cir di Bergamo (insieme alla cooperativa Ruah) ha dato ospitalità e accoglienza a 362 persone, grazie all'aiuto anche della Caritas diocesana. "Sono rimaste nelle nostre strutture 23 persone vulnerabili, soprattutto donne e bambini, per le quali il governo ci dà 35 euro al giorno – continua il presidente della sezione bergamasca del Comitato italiano per i rifugiati -. Alla fine del percorso rientraranno nel normale circuito Sprar".
Secondo il Barometro 2012 presentato a marzo dall'Agenzia per l'integrazione di Bergamo (http://www.agenziaintegrazione.org/) e riproposto oggi al ministro Kyenge, è sempre più consistente il fenomeno del ritorno in patria dei migranti, in attesa di tempi migliori. Nonostante questo Bergamo si conferma capofila per i festival culturali (come quello dei cortometraggi di Sarnico e quello della cultura boliviana). Anche Zigonia, cittadina di provincia dove è massiccia la presenza di immigrati in difficili condizioni economiche, pare sia in procinto di una svolta, scrive l'Agenzia per l'integrazione. Quel che manca, sottolinea il Barometro, ormai giunto alla decima edizione, sono i finanziamenti, nel bergamasco come in tutta l'Italia.
Dopo il convegno sull'immigrazione all'Università degli studi di Bergamo, il ministro parteciperà ad una serata interculturale. Previsto l'incontro con una decina di rappresentanti delle associazioni di stranieri bergamasche, provenienti da Romania, Marocco, Senegal, Nigeria, Repubblica democratica del Congo, Filippine, Togo, Bolivia. Non mancano però le polemiche: il primo cittadino di Bergamo e il presidente della provincia hanno detto di non aver ricevuto nessun invito ufficiale per partecipare al convegno organizzato dall'università di Bergamo. (lb)