28 febbraio 2023 ore: 15:09
Società

L’8 marzo dell’editoria: a Roma torna Feminism

Appuntamento dal 3 al 6 marzo alla Casa Internazionale delle Donne con oltre 60 case editrici e un centinaio di autrici. Madrine di questa edizione tutte le donne iraniane
Foto da Agenzia DIRE 8 marzo attiviste in Turchia
ROMA- Più di 60 case editrici, un centinaio di autrici, 14 tra dialoghi e focus e 3 grandi eventi. L’8 marzo dell’editoria si dà appuntamento a Feminism 6: quattro giorni di incontri dedicati alla produzione culturale delle donne, dal 3 al 6 marzo 2023 alla Casa Internazionale delle Donne di via della Lungara 19 a Roma. Madrine di questa edizione, tutte le donne iraniane in lotta per la vita e la libertà.

“Gli ultimi dati sul fatturato del settore e quelli sull’aumento dei costi di produzione non sono incoraggianti: per questo ci sembra di particolare importanza rafforzare il dialogo e le sinergie, per rendere efficaci le comuni strategie di diffusione dei prodotti editoriali e per ampliare e consolidare una proposta politico-culturale che meglio risponda ai mutamenti in corso”, spiega Maria Palazzesi dalla direzione di Feminism durante la conferenza stampa in Campidoglio. 

Il ventennale di Archivia. Con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Roma, l'evento è anche il primo appuntamento delle celebrazioni per il ventennale di Archivia, Archivi, Biblioteche, Centri di Documentazione delle Donne. Una collezione unica e sterminata, quella di Archivia: 43 fondi archivistici (dai primi decenni del '900 a oggi), una biblioteca di 30mila volumi; pubblicazioni periodiche del femminismo e della cultura di genere nelle sue varie declinazioni, manoscritti, tesi di laurea, 35mila fotografie, manifesti, una fonoteca e una videoteca che abbracciano un arco temporale di 30 anni in cui sono custoditi rari documenti del femminismo degli anni '70 e del movimento lesbico degli anni '80. “Bisogna avere la consapevolezza che i diritti conquistati non lo sono mai una volta e per sempre. È necessario trasferirli di generazione in generazione attraverso una coscienza storica del processo che è avvenuto”, dice l’assessore alla Cultura del Campidoglio Miguel Gotor. 

"Negli ultimi anni abbiamo assistito a un incremento sostanziale nel numero delle donne attive nel mondo dell'editoria, in ruoli anche molto diversi tra di loro”, spiega Isabella Ferretti, vicepresidente di ADEI, associazione degli editori indipendenti, durante la conferenza stampa del 28 febbraio in Campidoglio. “Le figure apicali nelle grandi aziende sono ancora rare, ma nell'editoria indipendente si moltiplicano le imprenditrici di settore”. Significativa la crescita del numero delle autrici, “presenti sempre più spesso anche in classifica, e senza limitazioni dal punto di vista del genere o dei temi trattati. Un punto di partenza importante per l'editoria del futuro".

Gli appuntamenti. Il 3 marzo, all'inaugurazione, partecipa Parisa Nazari, iraniana che vive in Italia, interprete, mediatrice culturale e attivista dei diritti umani, dell’associazione culturale APS Donne di carta, con un reading in persiano e in italiano. Presente anche Mmathari Mashao, ministra plenipotenziaria dell’Ambasciata del Sudafrica, che ha voluto sostenere la manifestazione e che organizzerà un evento dal titolo "DigitALL: Innovation and technology for gender equality", il 3 marzo alle 19.30. 

La formula dell’edizione 2023 sarà quella dei dialoghi tra scrittrici, curatrici, traduttrici ed editrici partire da quattro filoni tematici: Corpi, soggettività e diritti; Migrazioni, frontiere, habitat; Pace e convivenza. L’arte del rammendo. 

Il 4 marzo alle 19 in Sala Lonzi il reading “Di acqua e di tempo . Of water and time” di AIEP. A un anno dalla sua scomparsa, il libro è dedicato a Etel Adnan, artista, poeta, filosofa, di madre greca e padre siriano, nata a Beirut, dove ha vissuto, così come negli Stati Uniti e a Parigi. Domenica alle 19 l’appuntamento è con “The Black Empowerment”, performance di Anna Maria Gehnyei aka Karima DueG presso Zalib - Centro Giovani.


Lunedì, giornata di chiusura della manifestazione, sarà interamente dedicata alla scuola. E fin dal suo titolo, Insegnare comunità, preso in prestito dalla pensatrice afroamericana bell hooks, propone un senso del fare scuola che vada verso un'idea di intimità, di connessione, di pedagogia, di speranza rispetto all' aziendalismo e contro l'uniformità e la logica della prestazione. L’evento è a cura della Società Italiana delle Letterate. “Nell’attuale quadro istituzionale è importante che docenti, studentesse e studenti prendano parola pubblicamente”, dice Elvira Federici, presidente della Società Italiana delle Letterate.
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