6 ottobre 2015 ore: 14:27
Disabilità

L’accessibilità migliora la vita di tutti: campagna del governo francese

Venti video da un minuto mostrano persone disabili in situazioni comuni e luoghi pubblici. È la campagna promossa dal governo francese: fino al 18 ottobre su France Télévisions il grande pubblico potrà scoprire che l’accessibilità può migliorare la vita di tutti, non solo di chi ha una disabilità
Accessibilità - Campagna del governo francese

ROMA - Un adolescente cammina per la strada, la testa tra le nuvole e lo smartphone in mano. Finisce dentro una pozzanghera, urta una ragazza e quando arriva al passaggio pedonale si ferma perché sente qualcuno dire “rosso per i pedoni”. Allora si gira verso l’uomo accanto a lui, che usa un bastone ed è evidentemente cieco, e gli chiede cosa ha detto. “Io niente, è stato il semaforo a parlare”, risponde quello spiegando al ragazzo che poi quando sentirà una musichetta capirà che il semaforo è diventato verde e può attraversare. Il giovane si immerge di nuovo nel suo telefono e quando scatta il verde non bada al cicalino, tanto che il cieco lo prende sottobraccio e lo fa attraversare. I due sono i protagonisti di ‘La petite voix’ (La vocina), il primo dei 20 video realizzati dal governo francese per la campagna “Plus belle la vie. Ensemble” (Più bella la vita. Insieme) sull’accessibilità universale in cui persone disabili interagiscono in situazioni comuni e luoghi pubblici. Obiettivo? Far capire che l’accessibilità può migliorare la vita di tutti, non solo di chi ha una disabilità. I video (da un minuto l’uno) saranno trasmessi in prima serata (alle 20.35) fino al 18 ottobre su France Télévisions ma si possono vedere anche in Rete in una pagina dedicata del sito del governo, in cui è disponibile anche la trascrizione degli episodi e si trovano informazioni aggiuntive sul tema trattato. Nel caso del semaforo scopriamo, ad esempio, che in Francia i cicalini sono stati installati a partire dal 1999 e, oltre a essere essenziali per le persone cieche, possono servire a tutti coloro che, come il giovane protagonista del video, non sono particolarmente attenti a ciò che accade intorno a loro.

L’accessibilità universale si basa sul principio fondamentale della non discriminazione. Un esempio è l’episodio numero 15, ‘Bienvenue’, che si svolge in un teatro, durante un laboratorio. Il docente sta avvisando dell’arrivo di un nuovo studente e chiede a tutti di accoglierlo calorosamente e “non farlo sentire diverso”. In quel momento entra Loïc, un giovane con la sindrome di Down. “Sei in ritardo, vai a sederti con gli altri”, gli dice il docente che poco dopo presenta a tutti, il nuovo arrivato, che cammina con la stampelle: “Si chiama Goran, non parla tanto bene la nostra lingua e ha un piccolo impedimento temporaneo”. Negli altri sketch vediamo persone con una disabilità permanente o temporanea, alle prese con scene di vita quotidiana: dalle rampe che possono essere utilizzate anche da chi, non disabile spinge carrelli con carichi pesanti ai sottotitoli dei programmi televisivi che permettono di sentire anche a chi non è sordo ma si trova in un locale affollato e molto rumoroso, dagli ostacoli sui marciapiedi (motorini parcheggiati di traverso, sacchi dell’immondizia e altro) che rendono difficile il cammino di chi usa le stampelle, non solo di chi è in sedia a ruote, all’uso dei dispositivi di ingrandimento dei testi in dotazione alle mediateche. Molte delle persone protagoniste dei video sono disabili nella vita reale, come la ragazza con sindrome di Down che nell’episodio ‘Partager l’information’ dà indicazioni in spagnolo ai turisti iberici che non riescono a trovare la loro destinazione sulla mappa o l’uomo in sedia a rotelle che in ‘Le circuit’ gareggia con un altro che spinge un passeggino per le strade della città, vincendo e dimostrando che i dispositivi che aiutano i disabili a muoversi possono essere utili a tutti.

La necessità di modificare la percezione della disabilità e rafforzare l’informazione sulle misure per l’accessibilità è stata sottolineata dalle associazioni delle persone disabili durante il Comitato interministeriale sulla disabilità del 25 settembre 2013. Dopo aver realizzato una campagna sul web e in radio che si è consacrata nel Programma di accessibilità (che prevede tra l’altro l’accesso alle cure sanitarie e un piano per l’inclusione delle persone autistiche), il governo ha iniziato questa seconda fase in partenariato con France Télévisions. Con i video in prima serata in tv, il governo spera di riuscire a sensibilizzare gli spettatori sull’inclusione e a far sì che le misure per l’accessibilità non siano più percepite come soluzioni riservate a particolari categorie di cittadini che generano costi dispendiosi per la società, ma soluzioni che possono migliorare la vita di tutti. La campagna si trova anche sui social con l’hashtag #accessibleatous. (lp)

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