20 gennaio 2014 ore: 12:20
Non profit

L'Erasmus cresce e apre alle ong: dall'Ue quasi 15 miliardi

Il programma per la mobilità internazionale degli studenti cambia denominazione, Erasmus+, aumenta i finanziamenti del 40% rispetto agli attuali e fa spazio ai progetti educativi delle organizzazioni non governative
Studenti: Erasmus +

Roma – L’Erasmus aumenta i finanziamenti: 14,7 miliardi di euro, con un aumento del 40% rispetto ai livelli attuali. Il nuovo programma, che durerà 7 anni, si chiama Erasmus+ e non è più solo incentrato sulla   mobilità, ma raggruppa tutti i diversi programmi relativi ai settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e, novità per questo tipo di progetti, dello sport. Nel dettaglio i programmi Erasmus, Leonardo, Comenius, Grundtvig, Gioventù in azione, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e Servizio Volontario Europeo. Erasmus+, spiega il sito Info-cooperazione, ha tre obiettivi principali: due terzi del bilancio sono destinati alle opportunità di studio all’estero per i singoli individui, nell’Ue e fuori di essa, il resto andrà a sostegno dei partenariati tra le istituzioni d’istruzione, le organizzazioni giovanili, le imprese, le autorità locali e regionali e le Ong oltre ad incoraggiare le riforme per ammodernare l’istruzione e la formazione e promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità e l’occupabilità. Da notare l’inserimento di un apposito obiettivo specifico dedicato ai paesi partner (contribute to the achievement of the sustainable development of Partner Countries in the field of higher education). E’ qui che si inserisce la novità e l’opportunità per le Ong come dettagliato nelle Key action 2 e 3 del programma.

L’Azione 2 è nominata Capacity Building ed è così descritta nella guida del programma “projects in higher education promoting cooperation and partnerships that have an impact on the modernisation and internationalisation of higher education institutions and systems in Partner Countries”.

L’Azione 3 è dedicata al support del dialogo politico in tema di giovani ed educazione, “policy dialogue through the network of Higher Education Reform Experts in Partner Countries neighbouring the EU, the international alumni association, policy dialogue with partner countries and international attractiveness and promotion events”.

Spazio quindi per progetti di scambio e capacity building con i paesi partner soprattutto a livello giovanile o sui temi dell’educazione all’interno di partenariati multi-stakeholders nei quali le Ong possono giocare un ruolo fondamentale essendo fortemente in contatto con le autorità locali dei paesi e la società civile locale, inclusa quella giovanile. La guida di Erasmus+ (263 pagine) è già disponibile e pochi giorni fa è stato pubblicato il primo invito a presentare proposte progettuali per le Key Action 1 e 2. 

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