L'industria della cittadinanza: Malta incassa 260 milioni di euro vendendo passaporti
MILANO - C'è chi attende anni prima di ottenerla e chi basta solo che metta mano al portafoglio. La cittadinanza in certi Paesi si acquista: si chiama citizenship-by-investments, cittadinanza da investimenti. La compagnia Henley & Partners gestisce le pratiche di questo genere a Malta, Austria, Antigua e Barbuda, Cipro, Dominica e Saint Kitts and Nevis. Malta, che ha il programma più recente e pubblicizzato per le nuove cittadinanze, dice di non puntare "sul denaro", ma "sulla possibilità di attrarre talenti", come dice il primo ministro Joseph Muscat alla Hanley & Partners alla presentazione del Global Residence and Citizenship index del 2015. "Vogliamo diventare quello che è Singapore nel sud est asiatico per il Mediterraneo – dice -. Stiamo facendo bene ma non siamo ancora abbastanza connessi con il resto del mondo".
I costi. Malta si piazza prima per i programmi di Citizenship-by-Investments, come riporta il volume della Henley & Partners. Alla modica cifra di 1,15 milioni di euro un investitore straniero può ottenere la cittadinanza maltese, e quindi europea. Di questi, 650 mila euro vengono incassati direttamente dal governo di La Valletta. Il programma è partito, tra le polemiche, a marzo 2014 e a gennaio 2015, secondo un articolo del giornale saudita Gulf News, sarebbero state 400 le richieste. Il totale fa 260 milioni di incasso, a cui vanno aggiunti i 25 mila euro depositati per ogni parente al seguito. Di questi circa il 40% proviene da Paesi del Medio oriente. Il programma ha totalizzato nell'indice di Henley & Partners 76 punti, megli di Cipro (63), Austria (61), Antigua e Barbuda (60), St. Kitts e Nevis (59), Grenada (48) e Dominica (45).
- I migliori programmi per ottenere la residenza. Henley & Partners, sempre a luglio 2015, ha stilato anche la classifica dei migliori programmi per ottenere una residenza. Malta resta al primo posto insieme a Portogallo, Principato di Monaco ed Emirati arabi uniti. In Portogallo l'acquisto minimo per ottenere la residenza è di 350 mila euro, come a Monaco. In Grecia l'investimento minimo richiesto è 250 mila, talmente basso che la Henley & Partners ha proposto ad Atene di introdurre un piano per ottenere la cittadinanza tramite investimenti per poter capitalizzare questo investimento. Il passaggio invece oggi è lungo: richiede almeno 5 anni di presenza continuata. Per Henley & Partners, invece, puntare sulla cittadinanza potrebbe aiutare a scongiurare la Grexit. Uno dei programmi di residenza più costosi è quello cipriota, che chiede un investimento minimo di 5 milioni, ma in tre mesi rilascia la cittadinanza a chi vuole.
Secondo il rapporto di un'altra compagnia che si occupa di cittadinanza e residenza nel mondo, la Lio Global, la migrazione dei super ricchi (con un patrimonio economico e immobiliare sopra il milione di dollari) è stata molto fiorente tra il 2000 e il 2014. In 125 mila, cinesi per la maggior parte, si sono spostati in Gran Bretagna. Il secondo Paese più ambito sono gli Stati Uniti ( 52 mila trasferimenti in 15 anni), seguiti da Singapore (con 46 mila). Nella lista dei miliardari che hanno lasciato il Paese c'è l'Italia al quarto posto: dal 2000 al 2014 se ne sono andati 23 mila "Paperoni". Principali mete del trasferimento sono Gran Bretagna, Svizzera e Lussemburgo. A precedere l'Italia nella classifica di chi ha perso più ricchi ci sono Cina (-91 mila), l'India (- 61 mila) e la Francia (-42 mila). (lb)